AC BELLINZONA
Ora la situazione si fa seria
Pubblicato il 16.02.2025 08:58
di Enrico Lafranchi
Ancora una sconfitta, la terza di seguito. Pazienza le due incassate in trasferta contro le protagoniste del campionato, ma quella subìta dallo Stade Lausanne-Ouchy, in casa, è davvero di troppo.
Non si riesce a mettere un pallone dentro la porta, c’entra anche la sfortuna (era successo a Thun) ma quando si spara sul portiere da due passi e si calcia a lato da favorevole posizione non è più questione di sfortuna. Tre partite, zero punti. Non è sufficiente per cambiare qualcosa a livello di conduzione? In passato si sono mandati a spasso un allenatore dietro l’altro, qualcosa da rimproverarsi la panchina spagnola ce l’avrà pure, no? Arbitro scadentissimo, d’accordo, mai una decisione a favore del Bellinzona. Ma è così difficile centrare la porta? In allenamento assistiamo a tiri su tiri da ogni posizione, in partita se ne vedono pochi. Sabato perlomeno ci ha provato Chacon, ‘sacrificato’ al centr’attacco dell’attacco. I due centrali di SLO sono delle ‘torri’: Nanizayama è alto 1.91, Malula misura 3 centimetri di più., eppure l'uruguagio qualche occasione l'ha avuta.
Il Bellinzona ha iniziato bene, Sauter  - lanciato in un corridoio – non è stato in grado di controllare la palla. Si giocava da appena tre minuti, poteva già essere 1-0. Di lì a poco altra rete mancata da Chacon a tu per tu con il loro portiere. Un solo intervento, alla mezzora da parte di Enzler, prima di andare in pausa Souza da sì e no 18 metri calcia una punizione sul muro. Nel secondo tempo la musica non cambia, anzi è Enzler a deviare in corner una gran botta di Carraco. Ci prova comunque Sabbatini, probabilmente nel ricordo dei suoi gol in bianconero. Tiro angolatissimo del numero 4, ma Da Silva gli nega questa soddisfazione. Peccato. Tutto quello che segue è frutto di casualità. Compreso il rigore decretato nel recupero. Forse troppo lungo...