La stagione del City
rischia di essere fallimentare. Guardiola affronta la gara di
ritorno contro il Real manifestando pessimismo assoluto, sostiene che
le possibilità della sua squadra, di passare il turno, siano quasi
inesistenti. Espugnare il Bernabeu sarebbe un'impresa tra lo
storico e l'epico. Ma Jorge Valdano sul “Pais” avverte che
non bisogna fidarsi “del
suo declino”. E rammenta che “il calcio ha
reazioni incomprensibili. E Guardiola pure”.
L'argentino scrive che lo spagnolo è un innovatore radicale, ha
un'ambizione smisurata, ha un sogno che vuole diventi reale, intende
“controllare il potere mistico del calcio”. Il calcio
attraverso “meriti” e sfruttando “qualche inganno”
può “consacrati come eroe”. Ma “ha mille astuzie per
farti sentire una nullità”. E aggiunge che “è sempre
sabbia che scivola tra le dita”. Non ci si può illudere di
“controllarlo”. Guardiola
costruisce macchine che paiono perfette e alzano trofei. E ora
all'improvviso “la deflagrazione del suo City”.
Valdano conclude: Pep deve recarsi nella casa di uno
atavico nemico, ma avverte il Real: “Meglio stare attenti”.
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Valdano, Guardiola e l'illusione di controllare il calcio