AC BELLINZONA
Mai perdere la speranza
Pubblicato il 17.02.2025 09:04
di Enrico Lafranchi
 La miseria di una rete in tre partite (quella realizzata da Thomas Chacon, su assist di Rilind Nivokazi, ad Aarau) la dice lunga sulla scarsa realizzabilità dell’attacco. Non fosse per l’ex Lugano (U21), autore di 8 gol (uno in meno di Oscar Correia, già granata, che comanda la classifica dei ‘cannonieri’: figuriamoci che coppia costituirebbe con ‘Nivo’), il Bellinzona avrebbe il peggior attacco di Challenge (non è che stia molto meglio, solo lo Sciaffusa ha fatto peggio).
A furia di non segnare la squadra è sprofondata sempre più in basso al punto che deve assolutamente evitare di uscire con le ossa rotte nella partita di sabato contro l'Etoile Carouge al Comunale.
“Dopo questa frase travagliata, sono sicuro che in questo finale di stagione il Bellinzona riuscirà ad esprimere il meglio di sé” – dichiara Aris Sörensen.
In casa ACB è tempo di speranze. Quelle ormai perse (basta dare un’occhiata ai vertici della classifica), ma anche quelle ancora fondate di metterci una pezza, come dice bene lo sfortunato difensore che si era rotto il crociato proprio nella gara del Comunale con l’Etoile Carouge (terzo turno di campionato). Aris, schierato a partita abbondantemente iniziata, si era infortunato dopo appena cinque minuti. Purtroppo da quel giorno (era il 3 agosto 2024) non l’abbiamo più visto in campo.  Anche nel suo caso ci eravamo fatti l’idea (sarebbe poi successo anche con Ranjan Neelakandan) che lo staff non lo attenzionasse più di tanto. Titolare al debutto vittorioso con il Wil (i tre punti, come ben sappiamo, sono stati persi a tavolino), nella seconda partita a Nyon il talentuoso giovane (venuto a Bellinzona per giocare dopo la lunga pausa che lo aveva messo fuori competizione già a Yverdon, anche lì per un grave infortunio a un ginocchio giocando contro il Losanna) era già stato messo a ‘scaldare’ la panchina.
Tornando al punto dolente (insufficiente concretezza in attacco), è pensabile che Manuel Benavente cerchi nuove soluzioni, a prescindere dal recupero di Nivokazi. Ma il problema, forse, non sta solo là davanti. Alla squadra manca il ‘faro’ che illumina il centrocampo. A dire il vero l’uomo-chiave c’è, Jonathan Sabbatini sarebbe sicuramente all’altezza della situazione vista anche la sua ‘fame’ di gol. Crediamo legittimo porsi il dubbio che giocando davanti alla difesa il suo rendimento sia leggermente inferiore. Secondo alcune ‘voci tecniche’, Sabbatini è in grado di dare maggior peso alla squadra giocando da centrocampista. Lo avevamo fatto rimarcare anche noi.
Speriamo che Nivokazi, atteso al rientro contro gli ‘stellati’ ginevrini, si proponga protagonista con il gol che non trova più dalla diciannovesima giornata.
Per ora accontentiamoci della bella notizia che Aris ha comunicato dopo la partita con lo Stade Lausanne-Ouchy: “Sto recuperando forte, se tutto va come deve andare, a giugno sarò pronto”. Su quella di sabato è fiducioso: “Sono sicuro che vedremo un altro Bellinzona”. Grandi speranze anche per il suo futuro in granata: “L’obiettivo di questa stagione era di tornare a stare bene, la prossima sarà particolarmente importante per me”.
(Aris Sörensen, nella foto ENLA)