A Bellinzona non c’è mai pace: prima la sconfitta contro lo
Stade Losanna, poi come confermato a Fuorigioco anche da Brenno Martignoni, l’intervento
del sindacato dei calciatori a tutela di alcuni tesserati e infine il TAS, oggi
a Lugano, per la vicenda dei tre punti sottratti ai granata contro il Wil (per
la storia dei troppi giocatori non formati in casa, che figuravano sul foglio
partita). Il tutto, con la richiesta della licenza, a fare da spauracchio tra
qualche settimana.
Per l’avvocato e presidente granata Martignoni, c’è tanta carne al fuoco e il suo intervento telefonico in trasmissione aiuta a fare un po’ di chiarezza.
Si parte da quei giocatori (a noi, per ora, risulta solo uno, nemmeno più a Bellinzona…) che avrebbe sollecitato l’intervento del sindacato calciatori. Il motivo? Qualche giorno di ritardo con i pagamenti.
Martignoni conferma:
“È vero, ma si poteva anche sistemare la cosa in maniera molto più pacifica. Bastava avere un po’ di pazienza e parlarsi. Comunque chi ha chiamato in causa il sindacato non deve preoccuparsi, riceverà tutto come sempre”.
Il presidente è più preoccupato per un’altra cosa:
“Per il problema dei nostri campi, che non sono a norma. Abbiamo la certezza che ci siamo allenati su un campo che non era omologato. È normale porsi qualche domanda sui numerosi infortuni che abbiamo avuto”.
Il municipio vi ha risposto?
“È informato e ha saputo di queste situazioni che ovviamente non possono essere tollerate, se si parla della preparazione di un club di professionisti”.
Ottimista che si possa risolvere la questione?
“Senza dubbio, e in questo senso voglio spezzare una lancia a favore del municipio, che ha recepito l’importanza di questa cosa in ottica licenza”.
Intanto oggi avete avuto l’udienza al TAS (a Lugano), per i tre punti persi a tavolino contro il Wil: era il 20 luglio del 2024.
“È stata un’udienza intensa, credo che abbiano recepito il nostro ricorso come qualcosa di fondato e da prendere sul serio. Il regolamento non è chiarissimo e oltretutto non esiste una versione in italiano. Aspettiamo e vediamo”.
Intanto, come si vede nella foto, il presidente Martignoni è stato sul carro di Carnevale che ha come tema, appunto, l’ACB, durante Nebiopoli. Un momento simpatico, di autoironia, necessario in questi momenti complicati in casa granata.
Per l’avvocato e presidente granata Martignoni, c’è tanta carne al fuoco e il suo intervento telefonico in trasmissione aiuta a fare un po’ di chiarezza.
Si parte da quei giocatori (a noi, per ora, risulta solo uno, nemmeno più a Bellinzona…) che avrebbe sollecitato l’intervento del sindacato calciatori. Il motivo? Qualche giorno di ritardo con i pagamenti.
Martignoni conferma:
“È vero, ma si poteva anche sistemare la cosa in maniera molto più pacifica. Bastava avere un po’ di pazienza e parlarsi. Comunque chi ha chiamato in causa il sindacato non deve preoccuparsi, riceverà tutto come sempre”.
Il presidente è più preoccupato per un’altra cosa:
“Per il problema dei nostri campi, che non sono a norma. Abbiamo la certezza che ci siamo allenati su un campo che non era omologato. È normale porsi qualche domanda sui numerosi infortuni che abbiamo avuto”.
Il municipio vi ha risposto?
“È informato e ha saputo di queste situazioni che ovviamente non possono essere tollerate, se si parla della preparazione di un club di professionisti”.
Ottimista che si possa risolvere la questione?
“Senza dubbio, e in questo senso voglio spezzare una lancia a favore del municipio, che ha recepito l’importanza di questa cosa in ottica licenza”.
Intanto oggi avete avuto l’udienza al TAS (a Lugano), per i tre punti persi a tavolino contro il Wil: era il 20 luglio del 2024.
“È stata un’udienza intensa, credo che abbiano recepito il nostro ricorso come qualcosa di fondato e da prendere sul serio. Il regolamento non è chiarissimo e oltretutto non esiste una versione in italiano. Aspettiamo e vediamo”.
Intanto, come si vede nella foto, il presidente Martignoni è stato sul carro di Carnevale che ha come tema, appunto, l’ACB, durante Nebiopoli. Un momento simpatico, di autoironia, necessario in questi momenti complicati in casa granata.