L’Ambrì Piotta torna questa sera sul ghiaccio a Davos, in un’altra
sfida importantissima di un campionato molto combattuto ed equilibrato.
Ogni punto pesa, e l’Ambrì, che gioca spessissimo l’overtime, lo sa benissimo.
Rientra Chris DiDomenico, che nello scorso weekend è mancato ai leventinesi, capaci di raccogliere soltanto due punti contro Langnau e Ajoie.
“Non si vorrebbero mai saltare delle partite” ha affermato il numero 89 dei leventinesi al Cdt, “tanto meno a causa di una squalifica e perlopiù in un momento cruciale della stagione. È stato doloroso assistere da fuori alle battaglie dei miei compagni di squadra».
Due match nei quali gli uomini di Cereda non hanno mostrato il loro miglior hockey, come riconosce anche lo stesso DiDomenico: “Penso che non siamo riusciti a mostrare il meglio del nostro repertorio, ma è comunque arrivata una vittoria da due punti”.
Stasera l’avversario è quel Davos di Holden, sempre battuto questa stagione:
“Ciò che è accaduto in passato non conta, siamo pronti per questa sfida e io sono contento di essere nuovamente a disposizione per aiutare i miei compagni portando sul ghiaccio quelle che sono le mie qualità».
Vuole dimenticare la squalifica (due turni e 4000 mila di multa) per l’intervento falloso allo straniero del Kloten, Pontus Aberg. Una sentenza che lo ha infastidito parecchio:
“Trovo che l’intero sistema concernente le multe, pensando anche ai casi relativi alle simulazioni, sia assurdo e che spesso venga a mancare il concetto di proporzionalità”.
Si chiude con il suo contratto, appena rinnovato per un anno con l’Ambrì:
“Sono contento di rimanere ad Ambrì. Avrei voluto garantirmi più stagioni di rinnovo, ma il nostro sport è anche un business. In questo senso, comunque, non sono preoccupato: voglio guadagnarmi un altro contratto. La mia intenzione è dimostrare alla società, e a me stesso, che posso ancora restare a lungo su questi livelli”.
Ogni punto pesa, e l’Ambrì, che gioca spessissimo l’overtime, lo sa benissimo.
Rientra Chris DiDomenico, che nello scorso weekend è mancato ai leventinesi, capaci di raccogliere soltanto due punti contro Langnau e Ajoie.
“Non si vorrebbero mai saltare delle partite” ha affermato il numero 89 dei leventinesi al Cdt, “tanto meno a causa di una squalifica e perlopiù in un momento cruciale della stagione. È stato doloroso assistere da fuori alle battaglie dei miei compagni di squadra».
Due match nei quali gli uomini di Cereda non hanno mostrato il loro miglior hockey, come riconosce anche lo stesso DiDomenico: “Penso che non siamo riusciti a mostrare il meglio del nostro repertorio, ma è comunque arrivata una vittoria da due punti”.
Stasera l’avversario è quel Davos di Holden, sempre battuto questa stagione:
“Ciò che è accaduto in passato non conta, siamo pronti per questa sfida e io sono contento di essere nuovamente a disposizione per aiutare i miei compagni portando sul ghiaccio quelle che sono le mie qualità».
Vuole dimenticare la squalifica (due turni e 4000 mila di multa) per l’intervento falloso allo straniero del Kloten, Pontus Aberg. Una sentenza che lo ha infastidito parecchio:
“Trovo che l’intero sistema concernente le multe, pensando anche ai casi relativi alle simulazioni, sia assurdo e che spesso venga a mancare il concetto di proporzionalità”.
Si chiude con il suo contratto, appena rinnovato per un anno con l’Ambrì:
“Sono contento di rimanere ad Ambrì. Avrei voluto garantirmi più stagioni di rinnovo, ma il nostro sport è anche un business. In questo senso, comunque, non sono preoccupato: voglio guadagnarmi un altro contratto. La mia intenzione è dimostrare alla società, e a me stesso, che posso ancora restare a lungo su questi livelli”.
(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)