Sabato a Kreuzlingen, contro la capolista, è una di quelle
partite belle da giocare.
Già, perché il Taverne, reduce dal pareggio a Sciaffusa, non ha nulla da perdere. Era partito con l’obiettivo della salvezza e ora, dopo 16 gare, si trova a tre soli punti dal secondo posto, sinonimo di spareggio per la promozione.
Vittorio Bevilacqua, che ha preso in mano la squadra a inizio stagione, può considerarsi soddisfatto:
“Sono veramente felice di come stiano andando le cose: nel club c’è un ottimo ambiente, i giocatori sono come una famiglia e i risultati, ovviamente, aiutano e ci stimolano”.
Cambiano gli obiettivi adesso?
“Come ha detto il presidente Burà, non mettiamo limiti alla provvidenza, anche se non abbiamo pressioni o obblighi. Dobbiamo andare avanti come abbiamo fatto finora e crescere come gruppo”.
Con Bini dal Mendrisio, Grassi dal Collina d’Oro e Dujaka dal Team Ticino (si stava allenando con l'ACB), avete fatto un buon mercato, vero?
“Sì, esatto. Abbiamo ceduto cinque giocatori e ne abbiamo presi tre. Abbiamo uno zoccolo duro molto valido, che sta facendo molto bene e non abbiamo bisogno di stravolgere la squadra. Anzi, io vorrei andare avanti così anche in futuro, con piccoli cambiamenti”.
Bevilacqua a lungo a Taverne?
“Non lo so. Qui mi trovo bene, poi nel calcio non si sa mai. Sono in pensione, ho la valigia in mano e non si sa mai cosa può riservarti il futuro. Mi piacerebbe comunque restare qui ancora un po’”.
Sabato a Kreuzlingen ritrovate dopo l'infortunio Bengondo, l’attaccante 19.enne, figlio d’arte, che ha segnato 14 gol sui 18 della vostra squadra:
“Samuele è un ragazzo bravissimo, molto forte, ovviamente decisivo nella nostra squadra. Spero di recuperarlo per la sfida contro la capolista: contro lo Sciaffusa ci è mancato”.
Avete però preso Bini dal Mendrisio:
“Sì, esatto, e spero che i due possano integrarsi bene davanti. Credo che disponiamo di una bella coppia di attaccanti”.
Bengondo il prossimo anno non ci sarà più, vero?
“È così, andrà oltre Gottardo a studiare, e noi dovremo essere bravi a trovare un sostituto. Vorrei un giocatore cresciuto in Ticino, ma non è così facile trovarlo. Vedremo, intanto pensiamo a questa stagione”.
E alla sfida con il Kreuzlingen:
“Un pareggio sarebbe un buon risultato, ma non abbiamo nulla da perdere e perciò andremo là per giocarcela fino alla fine”.
Già, perché il Taverne, reduce dal pareggio a Sciaffusa, non ha nulla da perdere. Era partito con l’obiettivo della salvezza e ora, dopo 16 gare, si trova a tre soli punti dal secondo posto, sinonimo di spareggio per la promozione.
Vittorio Bevilacqua, che ha preso in mano la squadra a inizio stagione, può considerarsi soddisfatto:
“Sono veramente felice di come stiano andando le cose: nel club c’è un ottimo ambiente, i giocatori sono come una famiglia e i risultati, ovviamente, aiutano e ci stimolano”.
Cambiano gli obiettivi adesso?
“Come ha detto il presidente Burà, non mettiamo limiti alla provvidenza, anche se non abbiamo pressioni o obblighi. Dobbiamo andare avanti come abbiamo fatto finora e crescere come gruppo”.
Con Bini dal Mendrisio, Grassi dal Collina d’Oro e Dujaka dal Team Ticino (si stava allenando con l'ACB), avete fatto un buon mercato, vero?
“Sì, esatto. Abbiamo ceduto cinque giocatori e ne abbiamo presi tre. Abbiamo uno zoccolo duro molto valido, che sta facendo molto bene e non abbiamo bisogno di stravolgere la squadra. Anzi, io vorrei andare avanti così anche in futuro, con piccoli cambiamenti”.
Bevilacqua a lungo a Taverne?
“Non lo so. Qui mi trovo bene, poi nel calcio non si sa mai. Sono in pensione, ho la valigia in mano e non si sa mai cosa può riservarti il futuro. Mi piacerebbe comunque restare qui ancora un po’”.
Sabato a Kreuzlingen ritrovate dopo l'infortunio Bengondo, l’attaccante 19.enne, figlio d’arte, che ha segnato 14 gol sui 18 della vostra squadra:
“Samuele è un ragazzo bravissimo, molto forte, ovviamente decisivo nella nostra squadra. Spero di recuperarlo per la sfida contro la capolista: contro lo Sciaffusa ci è mancato”.
Avete però preso Bini dal Mendrisio:
“Sì, esatto, e spero che i due possano integrarsi bene davanti. Credo che disponiamo di una bella coppia di attaccanti”.
Bengondo il prossimo anno non ci sarà più, vero?
“È così, andrà oltre Gottardo a studiare, e noi dovremo essere bravi a trovare un sostituto. Vorrei un giocatore cresciuto in Ticino, ma non è così facile trovarlo. Vedremo, intanto pensiamo a questa stagione”.
E alla sfida con il Kreuzlingen:
“Un pareggio sarebbe un buon risultato, ma non abbiamo nulla da perdere e perciò andremo là per giocarcela fino alla fine”.