FC LUGANO
Hangarter: "Il futuro è giovane e... ticinese"
Pubblicato il 21.02.2025 10:52
di L.S.
Il Lugano II allenato da Sergio Zanetti lotta per non retrocedere, anche se in un campionato come la Prima Promotion, dove ci sono squadre con budget importanti, ma soprattutto giocatori esperti e con ottimi curriculum, sarà tutt’altro che facile.
Roman Hangarter, direttore dell’Academy del FC Lugano, ne è conscio:
“Sappiamo che ogni partita è molto difficile, ma sono convinto che con la rosa che abbiamo a disposizione, possiamo farcela”.
Solo due fuori quota come Maccoppi e Babic e poi tanti giovani:
“È la nostra filosofia, quella che stiamo perseguendo dal mio arrivo a Lugano. L’obiettivo, tra un paio di anni, è avere almeno 2-3 giovani ticinesi in prima squadra”.
Il potenziale c’è?
“Secondo me sì. Stiamo vedendo che la tendenza è quella di avere sempre più giovani e ticinesi in squadra e questo ci fa particolarmente piacere. L’Under 19 di Andrea Vitali è un ottimo esempio: gioca con dei ragazzi nati nel 2006 e sono certo che alcuni di questi li vedremo a livelli più alti”.
Per Hangarter, però, servirebbe ancora qualcosa:
“Sarebbe bello avere una collaborazione maggiore con l’AC Bellinzona, per costituire quella piramide che rappresenterebbe la soluzione ideale per il Ticino. Purtroppo non è sempre facile avere un dialogo con loro, ma noi, intanto, andiamo avanti per la nostra strada”.
L’ASF (l’Associazione svizzera di calcio) è stata chiara:
“La nostra idea è quella di avere tutto il Team Ticino sotto la nostra gestione, con il nome di FC Lugano, ma mantenendo la responsabilità del calcio giovanile per tutto il Cantone. Grazie anche al Municipio di Lugano, che è molto collaborativo, c’è la volontà di spostare tutte le squadre al Maglio per formare un grande centro”.
Hangarter è atteso ancora da tanto lavoro, ma intanto c’è da pensare al Lugano II di Zanetti, che domani affronta in casa il Breitenrain:
“Una partita difficile, come tutte, ma quando giochiamo in casa nostra, sul sintetico e su un campo che è un po’ più piccolo, riusciamo a ottenere qualche risultato in più. È lì che dobbiamo costruire la nostra salvezza”.
Contenti di Zanetti?
“Sì, sta lavorando bene. Noi gli chiediamo di formare i giovani e di avere sempre più coraggio nel metterli in campo. Una cosa che in Svizzera non è così scontata, ma che è la nostra filosofia”.
Si chiude con Da Silva, licenziato dal Lugano, e che aveva uno stretto rapporto con Hangarter:
"Spiace, perché con Carlos ho sempre lavorato molto bene, già ai tempi in cui ero al Grasshopper e lui al Rapperswil. La vita però va avanti e gli auguro tutto il meglio per il futuro".