Sulla stagione della Juve
aleggia lo spauracchio del fallimento. La gestione dirigenziale di
Giuntoli, l'operato tecnico di Motta sono messi pesantemente in
discussione. La vittoria contro l'Inter è stata un
palliativo. L'eliminazione subita contro il Psv ha fatto male,
sotto il profilo sportivo e sotto quello finanziario. La resa è
stata netta e ora non ci sono più alibi. A Torino le acque
sono agitate e tormentate, dall'Olanda è arrivata un'onda
lunga di delusione, malumori, e polemiche. Un caos calmo tutto da
decifrare. L'allenatore sembra saldo, almeno per il momento non
rischia, ma serve conquistare il quarto posto. Un mancato approdo
alla Champions sarebbe letale per le sue sorti future. Thiago Motta
appare il classico uomo solo. La Vecchia Signora sa come
tenere a bada i media, li blandisce, li limita, li controlla
abilmente. Ma gli spifferi ci sono. Il tecnico è velatamente
contestato dai suoi giocatori, le sue scelte oramai non convincono.
Il gioco latita, non schiera mai la stessa formazione, e cambia il
ruolo degli interpreti in campo. Sembra sicuro, ma probabilmente non
ha le idee chiare. E servono soldi, molti acquisti sono in prestito,
vanno onorate le scadenze, e bisogna ridurre le pesanti perdite degli
anni scorsi. Lo scenario è cupo, e Madama non è abituata a
una simile agitazione. Il tempo passa per tutti, e il calcio moderno
è spietato: non aspetta.
CALCIO ITALIANO

Juve, caos calmo