“Sinceramente detto –
dichiara il capitano dei granata – non possiamo dichiararci contenti di questo
risultato. Dopo tre sconfitte filate, la partita con l’Etoile costituiva per
noi una buona occasione per tornare a vincerne una”.
Un punto che non è comunque
da buttare: “Sono d’accordo nell’affermare che il pari è da ritenere positivo. Era
però una partita da vincere”.
Non è andata come vi
aspettavate: “C’è del rammarico perché di occasioni da gol ne abbiamo avute più
di una (Dragan ha colpito in pieno un palo all’ora di gioco, ma c’è stata anche
la prodezza di Antonio sull’incornata di Sauter nei minuti di recupero, ndr).
Una volta di più, i conti non
tornano: quattro partite, una povertà di reti (soltanto una!), un misero punto.
Il bilancio resta quello di una squadra da relegazione.
Qualcosa di meglio, in
attacco, si è comunque visto. Più tiri verso la porta (non tutti centrati, vedi
le conclusioni a lato di Sangare, Chacon e L’Ghoul), ma si è dovuto attendere
il secondo tempo. Ancora il capitano: “Avremmo dovuto avere più coraggio già in
inizio di partita (per una buona mezzora in campo si è vista soltanto l’Etoile).
Nell’ultimo quarto d’ora nel primo tempo e nel secondo siamo andati avanti più
aggressivi creando diverse occasioni da gol (di nuovo non c’è però stato verso
di metterla dentro, ndr). C’entra anche un pizzico di sfortuna”.
Finale in crescendo: “È
senz’altro un buon segnale in vista della partita con il Losanna”. La
giocherete in pieno clima Rabadan… “Sicuramente noi il carnevale non lo
festeggiamo, speriamo di festeggiare qualche cosa d’altro!”.
In effetti con i vodesi ci
sono dei precedenti… promettenti: “Beh loro sono sempre una squadra di Super
League, comunque ci giocheremo le nostre ‘chances’ come abbiamo fatto con il
San Gallo”.
La speranza è di rivedere
dopo due anni o giù di lì una bella cornice di pubblico (in 3000 al debutto in
campionato con David Sesa contro lo stesso undici di Ludovic Magnin): “Speriamo
veramente di vedere una ‘cornice’ un po’ migliore” – chiosa Dragan sorridendo
con il piccolo ‘Ale’ accanto.
Il Bellinzona ha il merito di
avere letteralmente cancellato per quasi un’ora la terza della classe. La
compagine di Adrian Ursea resta per noi, in fatto di gioco, la migliore vista
quest’anno al Comunale. Il calo dei ginevrini, che si sono lamentati per le
pessime condizioni del campo, innaffiato (!) cinque minuti prima del calcio
d’avvio dettato dall’ottimo arbitro (il ginevrino Zrinko Prskalo) non è dovuto
altro che al grande secondo tempo dei ragazzi di Manuel Benavente.
(foto Filippo Zanavello)