A fine partita, ai microfoni della RSI, Mattia Croci-Torti ha
detto di essere contento di ciò che ha visto in campo al netto,
ovviamente, del risultato. Insomma, ha giocato a fare il Cesc
Fàbregas (lui, invece, vincitore a Como contro la capolista
Napoli in Serie A): il risultato non deve essere valutato,
analizzando la partita. Niente da dire sull'atteggiamento in campo
dei suoi i quali, fino al gol, avevano rischiato pochissimo,
mostrando un atteggiamento maturo e consapevole, sfiorando il
vantaggio anche nell'azione precedente al gol decisivo messo a segno,
per i gialloneri, da Hadjam all'84'. Peccato, perché la rete
è venuta anche in virtù di alcuni errori della retroguardia
ticinese, con il nuovo entrato Arigoni che non ha chiuso in
modo efficace sull'algerino autore del tiro decisivo, e Saipi
il quale (forse coperto) ha dato la sensazione di non essere stato
abbastanza reattivo nella stessa occasione, pur incassando la rete
sul palo lontano. Come avevamo detto alla vigilia, punti importanti
quelli guadagnati dai padroni di casa e persi dagli ospiti, in chiave
vittoria finale: la classifica, infatti, questa sera è una grande
ammucchiata, con diverse squadre racchiuse in una manciata di punti
in attesa, chissà, che una di queste provi la fuga, o che tutto si
risolva in maggio, nei minuti finali dell'ultima giornata, A metà
settimana spazio alla coppa, con diverse big impegnate, anche se
l'unica sfida tra squadre della massima serie sarà quella tra Zurigo
e Young Boys. Mattia Zanotti ha messo sotto accusa il campo
sintetico, ma non si è nascosto parlando di errori importanti da
parte del Lugano, anche da parte sua (nel primo tempo ha avuto tra i
piedi il pallone del vantaggio, sprecandolo malamente) oltre che in
occasione della rete decisiva dei gialloneri. La sensazione è che la
buona prestazione abbia lasciato nei ticinesi la consapevolezza di
essere una squadra in grado di fare cose importanti. Ovviamente,
però, bisognerà recuperare la concretezza vista la settimana scorsa
nella sfida casalinga contro il Lucerna (che, superando in casa il
Sion, affianca ora Lugano, Basilea e Servette in testa alla
graduatoria). Ha chiuso, infine, il tecnico dll'YB Giorgio
Contini, che ha preso atto della forza degli avversari e del
fatto di avere avuto un pizzico di fortuna in più dei ticinesi. Ciò
non toglie che i suoi, ha chiosato, si sono battuti bene, cercando i
duelli individuali contro una squadra molto forte, anche dal punto di
vista tattico. Il suo YB è tornato, e si trova per la prima volta in
stagione tra i primi 6; certo, ha concluso il tecnico ex GCZ e San
Gallo, servirà maggiore continuità, soprattutto lontano da Berna
dove, sinora, il rendimento dei suoi non è stato da squadra
pretendente al titolo.
FC LUGANO

Lugano, una sconfitta che fa male