AC BELLINZONA
"Ai punti abbiamo vinto noi"
Pubblicato il 26.02.2025 08:33
di Enrico Lafranchi
I ragazzi hanno veramente dato tutto, non meritavano di uscire dalla coppa in questo modo. Sui rigori-lotteria non ci sembra il caso di soffermarci. La svolta si è avuta con quello sbagliato da Sabbatini (il terzo calciato dai granata che già avevano sciupato il primo con L’Ghoul). La partita, diretta con il solito metro arbitrale che il Bellinzona conosce ormai a memoria, si sarebbe potuta concludere nei tempi regolamentari. Invece si è andati ai supplementari ed è finita , purtroppo, nel modo che sappiamo. È successo che Chacon, in campo da 8 minuti senza avere toccato un solo pallone, ha compiuto un fallo che Cibelli ha sanzionato con il giallo. Il pareggio (firmato di testa da Dussenne all’82’) è scaturito proprio dal conseguente calcio di punizione in favore dei vodesi che non ha trovato pronta la difesa, a cominciare da Enzler. Il motivo per cui Benavente abbia sostituito Souza con l’uruguaiano - che non ne indovina più una da settimane, anche perché schierato fuori ruolo - non lo sappiamo. Anche la sostituzione di Nkama con Rossi (completamente spaesato, si è beccato a sua volta il cartellino giallo dopo soli 4 minuti), sarebbe da ‘verificare’’. Spiegabile soltanto se l’ ex del Lugano avesse risentito di una botta.
E qui torniamo a Cibelli che ha fischiato a senso unico: tre cartellini nei primi 15 minuti (!) ai danni di Krasniqi, Sabbatini (brutto però il fallo compiuto dall’ex bianconero, già fresco di squalifica) e Sangare. Inoltre tutta una serie di interruzioni per ravvisare presunte scorrettezze dei padroni di casa. Ha estratto ai granata ben 7 ‘gialli’, compreso quello mostrato - una volta di più - a Benavente.
Detto dei due uruguagi (pasticcione l’uno, non ha lasciato traccia l’altro, Rossi), le note migliori sono venute ancora una volta da Mihajlovic (anche il capitano è stato ammonito) e Krasniqi per la loro autorità e sicurezza sull’out. A Nivokazi, autore del gol del vantaggio al 68’, il numeroso pubblico (tribuna piena, spalti ben occupati) ha riservato una meritata standing ovation. Bene Nkama, perno di un centrocampo mai così offensivo, e L’Ghoul (il franco algerino mette sempre la gamba a costo di essere buttato giù). Confortante, infine, il pieno recupero di Sauter che non ha perso il ‘vizio ‘ di andare a cercare il gol (gli è sfuggito per un pelo, come sempre di testa). Discorso che vale anche per Sangare che ci è andato vicinissimo all’83’.

Insomma, nonostante abbia trangugiato amaro, la squadra ha disputato una gran bella partita. Ci si potrà chiedere come mai in coppa si gioca ad alti livelli (martedì non si è vista una grande differenza tra la compagine di Challenge e quella di Super League), mentre in campionato questa stessa squadra è costretta a lottare per la salvezza. È una questione di testa o c’è dell’altro?
Che dire del Losanna? Una gran delusione, nascosta a malapena da Ludovic Magnin: “Sapevamo che sarebbe stata durissima, per questo sono soddisfatto (della prestazione?) e naturalmente felice”.
Il presidente Brenno Martignoni Polti ci sperava nella vittoria: “Ai punti abbiamo vinto noi! La squadra ha dimostrato grande spirito e carattere (si poteva temere un tracollo nei supplementari, al contrario si e’ visto il Losanna affannarsi, ndr) con un gioco molto preciso e pimpante. Da non credere, il Bellinzona di stasera (martedì) doveva essere in testa alla classifica di Challenge! Si vede che in queste sfide emerge il vero carattere della squadra, prestazioni così le dovremmo però avere anche in campionato. Con un po’ di fortuna avremmo sicuramente segnato qualche gol in più. L’arbitro? Con quell’errore (vedi l’episodio di Chacon, precisato) ci ha penalizzati. L’affluenza? Siamo contenti, non erano tremila ma ci è mancato poco. Ho visto anche tante bandiere sugli spalti e un tifo mai così caloroso e insistito “.  
(Foto ENLA)