CALCIO INTERNAZIONALE
Senza telefono e in fabbrica
Pubblicato il 27.02.2025 05:15
di Red.
La sua carriera sembrava finita, arrestata perché l'umano è fragile e può cadere in tentazione. Sandro Tonali di vite ne sta già vivendo tante, era caduto pesantemente, soggiogato dalle scommesse, ora si trova dentro una rinascita, una sorta di catarsi. Per i tifosi del Newcastle è un beniamino, sul campo è uno dei pilastri della formazione di Eddie Howe. Gli è stata inflitta una condanna sportiva che prevedeva una squalifica dalle competizioni sportive per 10 mesi; altri 8 da scontare in prescrizioni alternative, ossia incontri pubblici per sensibilizzare le persone sul tema della ludopatia. Un percorso che ha affrontato consapevole che fosse decisivo: sul piano personale; sul piano calcistico. Un cammino con l'abbandono forzato del telefonino, il centrocampista dichiara: “Nell'ultimo anno non l'ho avuto per 6 mesi. Ho provato un senso di libertà”. Non ha paura di confessare che si era perso, e che ora si percepisce come un ritrovato: “Non è esagerato parlare di una prima e di una seconda vita. Il mio stile era negativo. Oggi, per fortuna, sono diverso”. Spiega: “Non avevo la consapevolezza della dipendenza. E nascondevo il problema. La disponibilità economica non mi aveva fatto accorgere della serietà della cosa”. Un incontro ricorderà per sempre, è quello avvenuto in una fabbrica di Newcastle: “Produce coperture per tubi del gas nell'oceano. Ci sono andato perché in Inghilterra il gioco d'azzardo è molto diffuso”. Chi è oggi? “Uno che riesce a parlare con tutti. Una persona disponibile e generosa. Non più solo dentro il campo”.