Mattia
Zanotti ci piace parecchio. Sarà
che, essendo bresciano di origine, ha la stessa cadenza di nostra
figlia, là residente, quando parla italiano; sarà che ci mette
sempre la faccia con noi scriba di calcio, che si vinca o si perda.
Mattia, comunque, forse perché omonimo del mister, ha grinta e
personalità. E, proprio per questo, non ha avuto paura, ai microfoni
della RSI, di dire quello che l'allenatore aveva preferito non
raccontare, e cioè che c'è stato anche un atteggiamento sbagliato,
da parte della squadra. E che non è ammissibile che una compagine
della categoria del Lugano perda una partita ufficiale contro una
squadra di Prima Lega Promotion. Dopodiché,
ogni serie statistica è destinata a finire, soprattutto nello sport.
Però un conto è interromperla a Berna o a Zurigo, un altro a
Bienne, con tutto il rispetto per una squadra che, a differenza del
Lugano, non ha sbagliato nulla. Certo, i biancorossi hanno avuto
anche la sorte dalla loro parte; ma Eupalla, dea bizzosa della
Pedata, rivolge da sempre le proprie attenzioni ai coraggiosi,
punendo invece chi si approccia a certe gare con un atteggiamento non
conforme. Probabilmente, per quanto visto complessivamente in campo,
soprattutto nell'ultimo quarto d'ora, i ragazzi di Mattia
Croci-Torti
avrebbero meritato la chance dei supplementari. Tuttavia, una prima
frazione troppo leggera ha, probabilmente, indispettito Eupalla. E il
resto, è conseguenza. Sull'arbitro, va detto che, ormai, i direttori
di gara, senza tecnologia, a volte brancolano sul come rabdomanti.
Col VAR, forse il gol del vantaggio dei padroni di casa sarebbe stato
annullato (ma farsi infilare in questo modo non è ammissibile), e il
rosso diretto a Steffen
valutato in modo diverso. Tuttavia, questi episodi non possono essere
utilizzati come foglia di fico di una prestazione oggettivamente
brutta, che toglie ai ticinesi la possibilità di competere per un
torneo che si poteva vincere. Ora, ci auguriamo che dopo questa
battuta d'arresto vi sia un deciso cambio di rotta, come accadde dopo
la sconfitta casalinga dello scorso anno contro lo Stade Lausanne
Ouchy. L'opzione contraria, infatti, non vogliamo neppure
prenderla in considerazione.
(foto
Pepe Sanchez)