HC LUGANO
Un pesce rosso di nome... Lugano
Pubblicato il 04.02.2025 10:04
di Red.
La comunicazione è importante, lo aveva appena detto Luca Cereda qualche ora prima. In un altro contesto, è vero, ma il succo non cambia. E come non dargli ragione.A Lugano, ieri sera, dopo la vittoria contro lo Zurigo, che lascia i bianconeri in corsa per il post-season, ne abbiamo avuta una riprova.Una frase ad effetto, quella di Thürkauf, che dà un consiglio alla sua squadra. Anzi, diciamo che il capitano dei bianconeri tira fuori la ricetta giusta per questo momento particolare.“Dobbiamo avere la memoria di un pesce rosso», ha detto il capitano bianconero al Cdt. Cosa avrà voluto dire? Semplicemente che bisogna dimenticare ciò che è successo il giorno prima. Addirittura, lasciarsi alle spalle, aggiungiamo noi, gli orribili mesi di novembre e dicembre.Bisogna trasformare le frustrazioni passate in energia e voglia di vincere: insomma, riscattarsi. Non c’è altra scelta.E il lancio di Thürkauf per Fazzini, che ieri sera, con la solita freddezza, ha dato ai bianconeri due punti pesanti e meritati, è la miglior fotografia di una squadra che per qualità e classe dei suoi giocatori, non dovrebbe essere dove si trova.Però l’hockey, come la vita, ci insegna che si raccoglie ciò che si semina, e quest’anno il Lugano, finora non ha meritato un grande raccolto.La squadra di Krupp non segna ancora come dovrebbe, perlomeno in base alle occasioni che si crea, però lotta duramente e non molla di un centimetro. In questo senso, la cura del tecnico tedesco sta funzionando.E allora avanti così: l’11 febbraio trasferta forse decisiva a Ginevra, poi finale in apnea, cercando di raggiungere quel decimo posto tanto anelato ma dannatamente complicato.Senza pensare troppo al passato, ma focalizzandosi soltanto sul futuro. Che nonostante tutto, potrebbe ancora regalare qualche soddisfazione.

L.S.
(foto DB)