Sergio Conceiçao è nel calcio da parecchi anni, eppure, crediamo che nessuno gli abbia mai raccontato dell'esistenza di Eupalla, bizzosa dea patrona del nostro Giuoco preferito, e sempre pronta a punire chi lo maltratta, premiando nel contempo i coraggiosi. Se sapesse che esiste, e ne fosse devoto come chi scrive, probabilmente avrebbe accettato il verdetto di ieri sera con poche, posate parole. La realtà è, invece, che la situazione al Milan è esplosiva. E non è bastata una scoppiettante campagna acquisti invernale per invertire un trend stagionale che sta abbattendo i milioni di cuori rossoneri in giro per il mondo.
Certo, alcune scelte arbitrali potevano essere differenti, ma è anche vero che il Bologna avrebbe potuto segnare in altre occasioni. Così come è oggettivo che i milanesi, specialmente nella ripresa, arrivavano secondi su tutti i palloni, nonostante ci fossero spazi per ripartire, in uno scontro diretto che il Bologna ha interpretato invece come si doveva. E, si sa, in questi casi Eupalla sa essere benevola con chi mette in campo voglia e dinamismo.
Nessuno manca di rispetto a Sergio Conceiçao, men che meno il vostro umile scriba, rubando l'immagine a Gianni Clerici, uno dei mostri sacri di questo mestiere. Lo sfogo in sala stampa del mister, insomma, non ci ha toccato. Sappiamo da chi vive Milanello con assiduità, che fa orari da monaco certosino. Ma, ormai, come sussurrava in sala stampa al Dall'Ara un collega, è come quando sei al capezzale di un tuo caro che vedi soffrire, e del quale ti ritrovi ad augurarti che possa presto porre fine alla propria agonìa. Il problema è che non sappiamo se, dopo, ci sarà il Paradiso: che, per una squadra di diavoli, sarebbe un ossimoro.
Certo, alcune scelte arbitrali potevano essere differenti, ma è anche vero che il Bologna avrebbe potuto segnare in altre occasioni. Così come è oggettivo che i milanesi, specialmente nella ripresa, arrivavano secondi su tutti i palloni, nonostante ci fossero spazi per ripartire, in uno scontro diretto che il Bologna ha interpretato invece come si doveva. E, si sa, in questi casi Eupalla sa essere benevola con chi mette in campo voglia e dinamismo.
Nessuno manca di rispetto a Sergio Conceiçao, men che meno il vostro umile scriba, rubando l'immagine a Gianni Clerici, uno dei mostri sacri di questo mestiere. Lo sfogo in sala stampa del mister, insomma, non ci ha toccato. Sappiamo da chi vive Milanello con assiduità, che fa orari da monaco certosino. Ma, ormai, come sussurrava in sala stampa al Dall'Ara un collega, è come quando sei al capezzale di un tuo caro che vedi soffrire, e del quale ti ritrovi ad augurarti che possa presto porre fine alla propria agonìa. Il problema è che non sappiamo se, dopo, ci sarà il Paradiso: che, per una squadra di diavoli, sarebbe un ossimoro.