FC LUGANO
Tre indizi fanno una prova
Pubblicato il 02.03.2025 16:45
di Silvano Pulga
Nei vecchi polizieschi, si diceva che tre indizi fanno una prova. E, in questa domenica, il 3 ricorre spesso: terza sconfitta consecutiva, 3 reti incassate, 3 partite senza segnare, 3 il voto complessivo alla prestazione della squadra la quale, oggi, ha davvero poco o niente da recriminare. Lo Zurigo ha giocato la partita fisica prevista alla vigilia, dimostrandosi concreto e superiore. I bianconeri sono apparsi in difficoltà, e non hanno saputo alzare i ritmi per mettere ale corde un avversario bravo a tenere in mano le redini dell'incontro, pur venendo anch'esso dalla delusione per l'eliminazione dalla coppa, avvenuta per mano dell'YB al Leztigrund.
Laconico il capitano Mattia Bottani, a fine gara: passivo troppo pesante, a suo parere, ma forte insoddisfazione per una prestazione assolutamente non all'altezza. Vero che mancavano diversi titolari, ma le seconde scelte, come detto da Cao Ortelli ai microfoni della RSI, erano tutti giocatori che hanno avuto in un passato anche recente la possibilità di giocare. Tre indizi fanno una prova: il delitto è che il Lugano si trova in una fase involutiva dalla quale deve venire fuori, mentre si stanno cercando le tracce lasciate dall'assassino: i detective brancolano nel buio.
Chi dovrà invece vederci bene è il Crus, oggi assente per squalifica. La squadra è apparsa in difficoltà, con poca fantasia, inferiore atleticamente (oltre che fisicamente) agli avversari, con un Doumbia ombra di se stesso, con Bottani e Zanotti incapaci di trovare lo spunto decisivo, mentre Valenzuela non si è ancora ripreso dall'infortunio. Con una classifica così corta nulla è ovviamente compromesso: ma, per tornare a far bene, serve un Lugano in versione primavera. A partire da giovedì sera in Slovenia.   
(foto Ticishot-Simone Andriani)