IL LUGANOLOGO
Giusto che l'Ambrì si sia qualificato
Pubblicato il 05.03.2025 19:56
di Doriano Baserga
E noi per il momento stiamo a guardare. I play-in, purtroppo, è qualcosa che non ci vede protagonisti. Aspettiamo la quarta vittoria del Visp contro il Turgovia, ormai probabile, e prepariamoci per la sfida con l’Ajoie. Una sfida che non avremmo mai voluto, e soprattutto pensato, di giocare.
Inutile tornare sulla stagione disastrosa: per i bilanci finali ci sarà, tempo, ora bisogna pensare soltanto a uscire al più presto da questo incubo.
Bisogna essere ottimisti nonostante tutto? Certo, anche se la sensazione è che questa squadra, almeno da quello che abbiamo visto anche in queste ultime settimane, non sia prontissima per una sfida del genere. Una serie in cui c’è tutto da perdere e nulla da guadagnare. Se vinciamo, avremo fatto soltanto il nostro dovere. Il minimo sindacale. Se perdiamo? Meglio non pensarci.
Inutile nasconderlo: l’Ambrì che fa i play-in è un’ulteriore batosta al morale del tifoso bianconero.
Personalmente però, sono contento che il Lugano abbia vinto con il Bienne l’ultima partita, permettendo all’Ambrì di arrivare decimo. È giusto così, perché i leventinesi, tutto sommato, se lo sono guadagnato questo "spareggio".
E gara-1 contro il Rapperswil, in una pista piena che ha sicuramente regalato emozioni a giocatori e tifosi, era qualcosa che il Ticino sportivo meritava di vivere. Comunque vada a Rapperswil nella partita di ritorno.
Sono stati anche i giorni di Steinmann, nuovo direttore generale dei bianconeri. È arrivato un paio di giorni fa per conoscere le persone con cui dovrà lavorare e vedere da vicino il suo nuovo ambiente di lavoro. Non so se sia la persona giusta e cosa riuscirà davvero a fare, ma una cosa mi sento di dirla: lasciamolo lavorare con serenità, confidando sulla sua esperienza e sul suo buonsenso. Avrà già capito dove mettere mano e cosa fare per cercare di invertire la tendenza di questi ultimi anni.
Insomma, fiducia a lui e alla squadra, che dopo essersi messa in questa situazione, ora deve trovare la forza di tirarsi fuori da sola. Non c’è altra scelta.
(foto Ticishot-Simone Andriani)