AC BELLINZONA
Il Wil, Pablo e un futuro da scrivere
Pubblicato il 08.03.2025 08:03
di Enrico Lafranchi
Non ha dubbi Manuel Benavente. Contro il Wil bisogna vincere. Il bilancio delle gare fino qui disputate è favorevole ai granata. Al debutto in campionato a fare la differenza erano state le reti di Nivokazi e Nkama, la partita si chiuse sul risultato di 2-1. Sappiamo però come è andata, i tre punti andarono ai sangallesi. Anche nel secondo confronto si imposero Novikazi (di nuovo a segno) e compagni. In modo ancora più chiaro: 2-0, la vittoria fu sigillata da Chacon. Correva il 14 dicembre 2024, 18.esimo turno. Adesso si gioca per il 25.esimo, i granata stanno attraversando un buon momento. Hanno messo in seria difficoltà il Losanna nella gara di coppa, persa ai calci di rigore. Avrebbero meritato di uscire vincitori a Neuchâtel, ma la fortuna – una volta di più – non è stata loro alleata: Mihajlovic ha infatti colpito in pieno la traversa in inizio di partita. A prescindere, stasera (calcio d’avvio alle18, arbitra il signor Jonathan Jauss di Berna, 30anni il prossimo 26 marzo) la posta piena non bisogna lasciarsela sfuggire. Non tanto per rispettare la tradizione, ma perché la classifica continua  (inspiegabilmente) a piangere e le partite che rimangono da giocare diminuiscono a vista d’occhio. Con Manuel Benavente abbiamo parlato al termine della seduta mattutina che la squadra ha effettuato sul campo principale, peraltro in ottime condizioni anche per via della meteo favorevole. Al mister abbiamo chiesto qual è il motivo dei frequenti alti e bassi dei suoi ragazzi, capaci – come abbiamo visto – di tenere testa a una squadra di Super League che va per la maggiore ma incapaci – per contro – di fare la differenza con una mediocre formazione di Challenge (senza andare troppo lontano citiamo il modesto Losanna-Ouchy che si è portato a casa la vittoria con l’aiuto dell’arbitro.
Benavente è esplicito. È soltanto una questione di testa! Un problema, dunque, che ‘attanaglia’ i ragazzi da tempo (se ne parlava già con Cocimano e Maccoppi) al quale nemmeno lo staff spagnolo è riuscito finora a porre rimedio. L’attuale posizione di classifica è però determinata secondo noi anche da altri fattori: vedi i 6 punti buttati alle ortiche, una serie incredibile di assenze per infortuni e squalifiche e, non da ultimo, alcuni arbitraggi discutibili.
Al di là di tutto questo, a Bellinzona si respira un’aria tranquilla. Il lavoro di tutti, l’impegno e la costanza danno l’idea di una squadra che non si è mai persa per strada anche quando le cose sono andate in senso contrario. Il gruppo in allenamento dimostra di essere affiatatissimo. Due parole vanno spese anche per Pablo Bentancur il cui intendimento è quello di mantenere sana la società (chi lo critica servendosi di ‘paraventi’, dimentica che la città è piccola e la gente mormora…). Peccato che ci sia gente che se ne sta lontana dallo stadio invece di fare sentire il suo ‘amore’ alla squadra (ma non facciamone un dramma).
È bene chiarire una volta di più che l’ACB di Challenge League è nelle mani di Pablo (e di nessun altro). È un grosso impegno (gravoso, complesso, delicato) quello che si è assunto il patron. Se qualcuno crede di poter fare altrettanto, e magari meglio (!), non ha che da farsi avanti.
(Foto di Filippo Zanovello)