Non ci piace parlare di crisi del Lugano. Ma è un fatto oggettivo che la squadra guidata da Mattia Croci-Torti, con quella di giovedì, ha inanellato quattro sconfitte consecutive, cosa mai accaduta durante la gestione del tecnico di Vacallo. Certo, il rovescio della medaglia ci dice che l'unico di questi rovesci davvero irrimediabile è stato quello in Coppa, a Bienne (per aumentare il rimpianto, i biancorossi sono stati superati in campionato sabato pomeriggio 4-3 dal Lugano U21), che è costato l'eliminazione da una competizione alla quale però, in riva al Ceresio, si teneva moltissimo. La squadra bianconera non sa più segnare (è accaduto l'ultima volta nella sfida casalinga contro il Lucerna, il 15 febbraio scorso), e alcuni atteggiamenti, da parte dei protagonisti (l'espulsione di Papadopoulos in Slovenia, per i modi con i quali è arrivata, ha destato diverse perplessità) sembrerebbero essere la spia che qualcosa, nello spogliatoio, non stia andando per il verso giusto.
Non si è ancora capito, per esempio, cosa sia accaduto nella vicenda che ha riguardato Carlos Da Silva: sicuramente si tratta solo di una coincidenza, ma è oggettivo che, dopo il licenziamento del direttore sportivo, la barca bianconera abbia iniziato a fare acqua da tutte le parti, e la squadra, senza l'ex Rapperswil in tribuna, non abbia più segnato neppure una rete. Fortunatamente non siamo superstiziosi (altri però sì, da ciò che sappiamo): altrimenti, avremmo iniziato a caricarci di talismani. A parte le battute, la nomina di Marco Padalino per il ruolo di responsabile scouting (in Svizzera e Italia) è stata un'ottima scelta.
In Vallese, non è che siano messi benissimo. I biancorossi, noni in classifica e con sole 2 lunghezze di vantaggio sull'Yverdon e 5 sul GCZ (scriviamo queste righe sabato sera, a risultato acquisito dai biancoverdi e prima di San Gallo-GCZ) hanno fatto la miseria di 4 punti dall'inizio dell'anno. Fuori da tempo anche dalla Coppa svizzera, i vallesani si dibattono in una crisi che ha fatto tuonare il presidente Christian Constantin più volte sui giornali romandi, in queste ultime settimane. Logico, quindi, aspettarsi una partita di orgoglio, contro una squadra tradizionalmente rivale, sul proprio campo dove, sinora, hanno raccolto gli unici punti dell'anno. Il Lugano, che pure ha dimostrato di essere superiore, in occasione della recente sfida a Cornaredo, sul piano del gioco e delle individualità, si troverà però ad affrontare un avversario motivato, con tanti ex, che non può sbagliare ancora, oltretutto davanti al proprio pubblico.
Appuntamento, quindi, al Tourbillon domenica, con calcio d'inizio alle ore 16.30.
Non si è ancora capito, per esempio, cosa sia accaduto nella vicenda che ha riguardato Carlos Da Silva: sicuramente si tratta solo di una coincidenza, ma è oggettivo che, dopo il licenziamento del direttore sportivo, la barca bianconera abbia iniziato a fare acqua da tutte le parti, e la squadra, senza l'ex Rapperswil in tribuna, non abbia più segnato neppure una rete. Fortunatamente non siamo superstiziosi (altri però sì, da ciò che sappiamo): altrimenti, avremmo iniziato a caricarci di talismani. A parte le battute, la nomina di Marco Padalino per il ruolo di responsabile scouting (in Svizzera e Italia) è stata un'ottima scelta.
In Vallese, non è che siano messi benissimo. I biancorossi, noni in classifica e con sole 2 lunghezze di vantaggio sull'Yverdon e 5 sul GCZ (scriviamo queste righe sabato sera, a risultato acquisito dai biancoverdi e prima di San Gallo-GCZ) hanno fatto la miseria di 4 punti dall'inizio dell'anno. Fuori da tempo anche dalla Coppa svizzera, i vallesani si dibattono in una crisi che ha fatto tuonare il presidente Christian Constantin più volte sui giornali romandi, in queste ultime settimane. Logico, quindi, aspettarsi una partita di orgoglio, contro una squadra tradizionalmente rivale, sul proprio campo dove, sinora, hanno raccolto gli unici punti dell'anno. Il Lugano, che pure ha dimostrato di essere superiore, in occasione della recente sfida a Cornaredo, sul piano del gioco e delle individualità, si troverà però ad affrontare un avversario motivato, con tanti ex, che non può sbagliare ancora, oltretutto davanti al proprio pubblico.
Appuntamento, quindi, al Tourbillon domenica, con calcio d'inizio alle ore 16.30.
(foto Ticishot-Simone Andriani)