Il calcio può essere strano, e allo stesso tempo, affascinante.
È forse anche per quello che è lo sport più amato al mondo.
Un esempio? Il Lugano, dieci giorni or sono, viene eliminato dalla Coppa Svizzera per mano del Bienne, squadra leader di Prima Promotion. Un 2 a 0 bruttissimo e soprattutto inaspettato.
Oggi, sul campo sintetico del Maglio, il Bienne ha affrontato ancora una volta il Lugano, questa volta la squadra Under 21. Una squadra che occupava l’ultimo posto della Promotion League e che soltanto tre giorni or sono aveva licenziato il suo allenatore Zanetti per rimpiazzarlo con quello dell’Under 19 del Team Ticino, Andrea Vitali. Per la cronaca, oggi, in panchina si è presentato Mijat Maric, visto che Vitali non aveva ancora il ricevuto il nullaosta da parte della federazione. E alla fine, l’ex difensore del Lugano, ha portato fortuna.
Sì, perché, incredibile ma vero, il Lugano ha vinto per 4 a 3, una partita in cui è successo di tutto.
In vantaggio addirittura di tre reti in meno di venti minuti, i bianconeri si sono fatti rimontare nella ripresa, complice anche un’evidente stanchezza.
A cinque minuti dalla fine, la squadra di Vitali (e Maric) ha comunque avuto l’occasione di portare a casa la vittoria, ma Maccoppi ha fallito un rigore, calciando alto.
Sembrava un segno premonitore per una nuova beffa e invece, nei minuti di recupero, il neo-entrato Piffero ha trovato addirittura il quarto gol.
Tre punti d’oro, una vittoria inattesa e una festa meritatissima.
E che ovviamente ha scatenato l’ilarità dei presenti, che si chiedevano come fosse possibile che questi giovani ragazzi avessero battuto il Bienne, killer della prima squadra.
Che spiegazione dare? Semplicemente che ogni partita è diversa dalle altre, che le differenze nel calcio si sono appiattite e che spesso, le motivazioni, seppur inconsce, possono essere decisive. Forse, chissà, oggi il Bienne ha un po’ sottovalutato gli avversari, considerando che dieci giorni prima aveva eliminato la squadra di serie A. E invece, ha fatto male i conti. E forse avrà imparato la lezione.
Un esempio? Il Lugano, dieci giorni or sono, viene eliminato dalla Coppa Svizzera per mano del Bienne, squadra leader di Prima Promotion. Un 2 a 0 bruttissimo e soprattutto inaspettato.
Oggi, sul campo sintetico del Maglio, il Bienne ha affrontato ancora una volta il Lugano, questa volta la squadra Under 21. Una squadra che occupava l’ultimo posto della Promotion League e che soltanto tre giorni or sono aveva licenziato il suo allenatore Zanetti per rimpiazzarlo con quello dell’Under 19 del Team Ticino, Andrea Vitali. Per la cronaca, oggi, in panchina si è presentato Mijat Maric, visto che Vitali non aveva ancora il ricevuto il nullaosta da parte della federazione. E alla fine, l’ex difensore del Lugano, ha portato fortuna.
Sì, perché, incredibile ma vero, il Lugano ha vinto per 4 a 3, una partita in cui è successo di tutto.
In vantaggio addirittura di tre reti in meno di venti minuti, i bianconeri si sono fatti rimontare nella ripresa, complice anche un’evidente stanchezza.
A cinque minuti dalla fine, la squadra di Vitali (e Maric) ha comunque avuto l’occasione di portare a casa la vittoria, ma Maccoppi ha fallito un rigore, calciando alto.
Sembrava un segno premonitore per una nuova beffa e invece, nei minuti di recupero, il neo-entrato Piffero ha trovato addirittura il quarto gol.
Tre punti d’oro, una vittoria inattesa e una festa meritatissima.
E che ovviamente ha scatenato l’ilarità dei presenti, che si chiedevano come fosse possibile che questi giovani ragazzi avessero battuto il Bienne, killer della prima squadra.
Che spiegazione dare? Semplicemente che ogni partita è diversa dalle altre, che le differenze nel calcio si sono appiattite e che spesso, le motivazioni, seppur inconsce, possono essere decisive. Forse, chissà, oggi il Bienne ha un po’ sottovalutato gli avversari, considerando che dieci giorni prima aveva eliminato la squadra di serie A. E invece, ha fatto male i conti. E forse avrà imparato la lezione.