AC BELLINZONA
Cose mai viste al Comunale
Pubblicato il 09.03.2025 08:54
di L.S.
Fine primo tempo, le squadre rientrano negli spogliatoi sul 2 a 0 per il Wil.
Ci sono fischi per gli arbitri, qualche contestazione da parte della curva (anzi del rettilineo) per i giocatori del Bellinzona e la sensazione che Benavente, negli spogliatoi, cambierà qualcosa. Anzi, è quasi una certezza. I granata del primo tempo sono stati a dir poco inguardabili.
Invece, incredibilmente, al rientro in campo delle squadre, dal tunnel riemergono gli stessi undici.
Possibile che il mister spagnolo abbia deciso di non cambiare nulla? Eppure, qualche giocatore, sul finale del primo tempo, si stava scaldando.
E invece no, sembra proprio che gli undici che nel primo tempo non hanno visto palla, torneranno in campo.
Ma no, fermi tutti. Quando anche Krasniqi e Rossi sono ormai sul campo, qualcuno li richiama.
Cosa ci fanno in campo? Non sanno che non giocheranno il secondo tempo? Nessuno li ha avvisati?
Sembra proprio di no.
Rossi, appena arrivato dall’Uruguay, forse pensa che sia una consuetudine del nostro calcio quella di tornare in campo nonostante la sostituzione.
Krasniqi, invece, che conosce il nostro calcio da una vita, si rende conto dell’assurdità e la faccia che fa, è tutto un programma. Tra l’arrabbiata e l’avvilita.
Adesso però il Bellinzona ha solo otto giocatori di movimento in campo (col portiere nove), e il Wil, da un paio di minuti è schierato in attesa degli avversari.
Nessuno ci capisce nulla, finche dagli spogliatoi, con notevole ritardo, ecco spuntare Gloor e Da Silva, che finalmente entreranno in campo. La partita può ricominciare, undici contro undici.
Non sapremo mai cosa sia realmente accaduto negli spogliatoi e come mai, due giocatori sostituiti, siano comunque tornati in campo, senza essere stati avvisati che non avrebbero più giocato.
Anche questo è un altro mistero della gestione sportiva di una squadra che sembra aver perso molte certezze.