L’Ambri si gioca le speranze di accedere ai playoff e la continuazione della stagione nei 60’ di Kloten. In fondo non è nulla di nuovo, appena 4 giorni fa a Rapperswil i leventinesi si erano già trovati di fronte alla stessa missione. In quell’occasione Bürgler e soci partivano con un cuscinetto di vantaggio frutto di una rete in più rispetto all’avversario. Stavolta sarà il rivale ad avere questo punto di partenza favorevole, ma di base la situazione dei biancoblù non si discosta molto dal recentissimo passato.
Gli Aviatori invece si trovano per la prima volta confrontati con una partita da dentro o fuori. Ciò potrebbe magari essere un piccolo atout in favore dell’Ambrì, forte dell’esperienza vissuta la settimana scorsa. Insomma, la gestione delle emozioni potrebbe risultare un pochettino più facile per gli ospiti. Inutile addentrarci nelle solite “banalità” come i piccoli dettagli, il lavoro sporco davanti alla gabbia e il fatto di evitare penalità inutili.
Il nostro focus va sui portieri, che verosimilmente saranno decisivi. C’è tanta curiosità per le scelte di Luca Cereda e Lauri Marjamäki. Finora entrambi i coach hanno sempre debuttato le partite dei play-in con lo stesso estremo difensore. Il tecnico ticinese ridarà fiducia a Juvonen, oppure punterà su Senn? Il nostro discorso non è tanto legato all’aspetto tecnico, in effetti entrambi hanno dimostrato di saperci fare e di avere le capacità per aiutare la squadra a vincere. Il pensiero va oltre questa ultima proprietà e probabilmente anche Cereda avrà riflettuto molto nelle ultime ore.
Da un lato c’è Gilles Senn, autore di una bella regular season, ma finora sempre partito nel ruolo di riserva. Il vallesano difenderà inoltre la gabbia dei sopracenerini anche nella prossima stagione. Obiettivamente si sarebbe meritato la chance di essere il titolare in almeno un match di postseason. L’altra opzione è rappresentata da Juvonen. Il finlandese, dopo un campionato non certo positivo, ha saputo alzare l’asticella delle sue prestazioni e la partita di stasera potrebbe anche essere l’ultima con la casacca biancoblù. Janne ha dato tanto all’Ambrì in questi anni e sarebbe peccato se terminasse la sua avventura ticinese in panchina. Insomma, pure lui si meriterebbe di giocare il partitone di Kloten.
Una scelta non certo facile per Luca Cereda, indipendentemente dall’aspetto tecnico tattico. Anche nelle fila degli zurighesi il dubbio in merito a chi schierare è legittimo. Fino adesso nei play-in ha sempre giocato Ludovic Waeber. In sostanza è una sfida in famiglia, dato che il portiere del Kloten è sposato con la figlia di René Matte, l’assistente di Cereda. Il 28enne nel match di andata alla Gottardo Arena non ha certo brillato e il suo rendimento con il passare dei mesi è andato in calando. La sua riserva, l’esperto Sandro Zurkirchen, oltretutto un ex di turno, ha performato benissimo durante l’intera stagione e quella di stasera per lui potrebbe essere l’ultima partita con la maglia del Kloten. E addirittura forse l’ultima dell’intera carriera. Il 35enne vorrebbe continuare l’attività agonistica, ma purtroppo è ancora a piedi e le prospettive non sono certo allettanti. In questo caso la situazione è più chiara, se c’è qualcuno che si merita l’occasione di essere titolare è “Zuri”, senza ombra di dubbio. Ma Marjamäki avrà la stessa nostra visione? La risposta tra qualche ora.
Gli Aviatori invece si trovano per la prima volta confrontati con una partita da dentro o fuori. Ciò potrebbe magari essere un piccolo atout in favore dell’Ambrì, forte dell’esperienza vissuta la settimana scorsa. Insomma, la gestione delle emozioni potrebbe risultare un pochettino più facile per gli ospiti. Inutile addentrarci nelle solite “banalità” come i piccoli dettagli, il lavoro sporco davanti alla gabbia e il fatto di evitare penalità inutili.
Il nostro focus va sui portieri, che verosimilmente saranno decisivi. C’è tanta curiosità per le scelte di Luca Cereda e Lauri Marjamäki. Finora entrambi i coach hanno sempre debuttato le partite dei play-in con lo stesso estremo difensore. Il tecnico ticinese ridarà fiducia a Juvonen, oppure punterà su Senn? Il nostro discorso non è tanto legato all’aspetto tecnico, in effetti entrambi hanno dimostrato di saperci fare e di avere le capacità per aiutare la squadra a vincere. Il pensiero va oltre questa ultima proprietà e probabilmente anche Cereda avrà riflettuto molto nelle ultime ore.
Da un lato c’è Gilles Senn, autore di una bella regular season, ma finora sempre partito nel ruolo di riserva. Il vallesano difenderà inoltre la gabbia dei sopracenerini anche nella prossima stagione. Obiettivamente si sarebbe meritato la chance di essere il titolare in almeno un match di postseason. L’altra opzione è rappresentata da Juvonen. Il finlandese, dopo un campionato non certo positivo, ha saputo alzare l’asticella delle sue prestazioni e la partita di stasera potrebbe anche essere l’ultima con la casacca biancoblù. Janne ha dato tanto all’Ambrì in questi anni e sarebbe peccato se terminasse la sua avventura ticinese in panchina. Insomma, pure lui si meriterebbe di giocare il partitone di Kloten.
Una scelta non certo facile per Luca Cereda, indipendentemente dall’aspetto tecnico tattico. Anche nelle fila degli zurighesi il dubbio in merito a chi schierare è legittimo. Fino adesso nei play-in ha sempre giocato Ludovic Waeber. In sostanza è una sfida in famiglia, dato che il portiere del Kloten è sposato con la figlia di René Matte, l’assistente di Cereda. Il 28enne nel match di andata alla Gottardo Arena non ha certo brillato e il suo rendimento con il passare dei mesi è andato in calando. La sua riserva, l’esperto Sandro Zurkirchen, oltretutto un ex di turno, ha performato benissimo durante l’intera stagione e quella di stasera per lui potrebbe essere l’ultima partita con la maglia del Kloten. E addirittura forse l’ultima dell’intera carriera. Il 35enne vorrebbe continuare l’attività agonistica, ma purtroppo è ancora a piedi e le prospettive non sono certo allettanti. In questo caso la situazione è più chiara, se c’è qualcuno che si merita l’occasione di essere titolare è “Zuri”, senza ombra di dubbio. Ma Marjamäki avrà la stessa nostra visione? La risposta tra qualche ora.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)