L’immagine di Renato Steffen, che lancia via la scarpa, in direzione della propria panchina, è un po’ l’emblema di questo Lugano in difficoltà.
A dire la verità, il Renato nazionale, non è la prima volta, durante questa sua avventura in bianconero, che tira fuori la sua irascibilità.
A fine partita, negli spogliatoi del Tourbillon, deve rispondere alle domande sul momento dei bianconeri, reduci da cinque sconfitte consecutive.
Il dito, va su chi commette gli errori:
“Gli errori fanno parte del calcio ma bisogna metabolizzarli e imparare da questi. Purtroppo, in questo momento, c’è chi non riesce a imparare dagli errori commessi”.
Manca un po’ di fiducia, questo è innegabile:
“È ovvio che sia così, ma adesso avremo la chance di poter giocare due partite importanti in pochi giorni e poi di approfittare della pausa della nazionale”.
La vetta si sta allontanando:
“Per un po’ di tempo non voglio più sentir parlare di titolo: ora dobbiamo pensare soltanto a fare punti per restare nella parte alta della classifica”.
Nessun attacco all’allenatore o alla società:
“In campo ci andiamo noi e se commettiamo certi errori, non ha senso di parlare del resto”.