CALCIO ITALIANO
Juventus, è il fallimento del progetto Giuntoli?
Pubblicato il 11.03.2025 08:34
di L.S.
Il pareggio della Lazio, ieri sera contro l’Udinese, mantiene la Juventus al quarto posto.
Eppure, la pesante sconfitta rimediata contro l’Atalanta in casa (0-4), non può certo essere dimenticata, né sottovalutata.
E ben rappresenta le grosse difficoltà, che qualcuno chiama già fallimento, del progetto Thiago Motta-Cristiano Giuntoli.
L’allenatore e il direttore sportivo non sono stati risparmiati dalle pesanti critiche dei tifosi e dell’ambiente juventino, da sempre vincente, e perciò legittimamente ambizioso.
La cacciata di Allegri e l’avvio di un nuovo progetto, doveva segnare l’inizio di un percorso fatto di risultati ma soprattutto spettacolo. E finora, a parte qualche rara eccezione, non si è visto nulla di tutto ciò.
Di chi la colpa?
Il principale indagato è Giuntoli, che dopo l’esperienza a Napoli, era arrivato a Torino con l’etichetta del “salvatore della patria”. Peccato che a Napoli, Giuntoli abbia ricoperto il ruolo ora occupato da Manna, ex Lugano: insomma, un mero esecutore, che deve sottostare alle volontà del presidentissimo De Laurentis.
A Torino, invece, la proprietà ha dato a Giuntoli un grande potere, soprattutto con le spese per il mercato: una cifra attorno ai 200 milioni per l’ultima campagna acquisti, che avrebbe dovuto rilanciare la squadra.  E invece, domenica sera contro l’Atalanta, Douglas Luiz infortunato, (come la maggior parte della stagione) e Koopmeiners in panchina, hanno in parte certificato il fallimento della sua campagna acquisti. Se si pensa che proprio l’Atalanta l’aveva ceduto per 60 milioni, la beffa è completa.
In panchina c’era anche Vlahovic, che da quando è arrivato Muani ormai non gioca più. Il giocatore più pagato della rosa, è stato completamente svalutato: un bel danno per il patrimonio Juve. Forse Giuntoli avrebbe dovuto guardare cosa ha fatto il Napoli con Osimhen, che invece di tenerlo in panchina a svalutarsi, lo ha girato in prestito al Galatasaray. Sarà sicuramente un uomo mercato della prossima estate.
Superfluo parlare degli acquisti di Kelly o Alberto Costa, o ancora del prestito onerosissimo di Conceicao, altri trasferimenti difficili da capire.
Ma se sbagli gli acquisti (gli unici buoni sembrano Thuram, e Kalulu, rimpianto del Milan), non dovresti commettere errori quand’è il momento di vendere. E invece con Kean, la Juventus ha lasciato partire un giocatore sul quale avrebbe potuto contare. Così come con Hujsen (andato per 15 milioni in Premier League, al Bournemouth, dov’è sempre tra i miglior in campo) o Soulé, alla Roma per 25 milioni e che probabilmente sarà il nuovo Dybala. Al suo posto ha invece comprato Nico Gonzalez per una cifra vicino ai 40 milioni.
E ci fermiamo qui, ma ce ne sarebbero altri.
Di Motta, al momento inadatto per certi palcoscenici, ne parleremo un’altra volta. Ma il tecnico non può diventare l'alibi del direttore sportivo, anche perché, fortemente voluto da  lui.