Circola anche il nome di Beppe Sannino per l’eventuale successione
di Manuel Benavente sulla panchina del Bellinzona.
Il tecnico spagnolo è rimasto senza l’assistente Mario Rosas e il preparatore fisico Diego Megias e domenica a Vaduz, coadiuvato da Giovanni Proietti, si gioca una fetta di futuro.
Dovesse arrivare un’altra sconfitta, potrebbe saltare anche lui.
E Sannino? Sarebbe pronto a venire a Bellinzona?
Lo abbiamo raggiunto al telefono questa mattina, quando era alle prese con una caldaia. Ma nonostante tutto, ci ha risposto con la disponibilità di sempre.
Mister, c’è chi la vede già sulla panchina granata:
“In queste ore mi hanno scritto tanti amici del Ticino, anche ex giocatori del Paradiso, ma per il momento, da Bellinzona, non mi ha chiamato nessuno”.
Dovesse arrivare la chiamata, accetterebbe?
“Beh, poter allenare in Challenge League sarebbe una bella cosa. Mi sembra che il Bellinzona tra l’altro abbia una bella squadra, ma non so che problemi abbiano per trovarsi in quella posizione di classifica. Spiace vederli sul fondo, anche se ho saputo che gli hanno tolto sei punti in classifica…”.
Lei cosa ha fatto in questi mesi, dopo l’addio da Paradiso?
“Ho pensato un po’ a me stesso, mi sono operato agli occhi e sono stato vicino ad allenare la nazionale della Libia. Alla fine, non se n’è fatto nulla. Peccato”.
Dunque vedremo un Sannino senza occhiali in futuro?
“Esattamente!”.
Le fa piacere che si faccia comunque il suo nome per una panchina come quella granata?
“Sì, certo, mi fa molto piacere, ma se poi non ti chiama Bentancur, allora serve a poco…”.
Il tecnico spagnolo è rimasto senza l’assistente Mario Rosas e il preparatore fisico Diego Megias e domenica a Vaduz, coadiuvato da Giovanni Proietti, si gioca una fetta di futuro.
Dovesse arrivare un’altra sconfitta, potrebbe saltare anche lui.
E Sannino? Sarebbe pronto a venire a Bellinzona?
Lo abbiamo raggiunto al telefono questa mattina, quando era alle prese con una caldaia. Ma nonostante tutto, ci ha risposto con la disponibilità di sempre.
Mister, c’è chi la vede già sulla panchina granata:
“In queste ore mi hanno scritto tanti amici del Ticino, anche ex giocatori del Paradiso, ma per il momento, da Bellinzona, non mi ha chiamato nessuno”.
Dovesse arrivare la chiamata, accetterebbe?
“Beh, poter allenare in Challenge League sarebbe una bella cosa. Mi sembra che il Bellinzona tra l’altro abbia una bella squadra, ma non so che problemi abbiano per trovarsi in quella posizione di classifica. Spiace vederli sul fondo, anche se ho saputo che gli hanno tolto sei punti in classifica…”.
Lei cosa ha fatto in questi mesi, dopo l’addio da Paradiso?
“Ho pensato un po’ a me stesso, mi sono operato agli occhi e sono stato vicino ad allenare la nazionale della Libia. Alla fine, non se n’è fatto nulla. Peccato”.
Dunque vedremo un Sannino senza occhiali in futuro?
“Esattamente!”.
Le fa piacere che si faccia comunque il suo nome per una panchina come quella granata?
“Sì, certo, mi fa molto piacere, ma se poi non ti chiama Bentancur, allora serve a poco…”.