FC LUGANO
La stagione non è ancora finita
Pubblicato il 15.03.2025 11:34
di Silvano Pulga
Solo una manciata di giorni fa il Lugano era in lotta su tre fronti, con prospettive decisamente intriganti. Oggi siamo alla vigilia di Lugano-Winterthur: la squadra bianconera si presenterà, ferita, davanti al proprio pubblico, a 6 punti dalla vetta della classifica, fuori dall'Europa e dalla Coppa svizzera. Ed è accaduto tutto in modo così repentino da fare una gran fatica a trovare cause e motivazioni in quello che è accaduto negli ultimi 20 giorni circa.
Stupisce, tra l'altro, che i bianconeri si siano trovati in crisi in un periodo nel quale invece, storicamente, facevano bene da diverse stagioni. Certo, la situazione era molto diversa: mai la squadra di Mattia Croci-Torti, a febbraio/marzo, si era trovata prima in classifica, alla viglia di un quarto di coppa e qualificata per gli ottavi in una competizione continentale. Probabilmente, a questo giro, è stato sbagliato qualcosa, forse, a livello di preparazione atletica: infortuni e una condizione fisica non ottimale potrebbero far pensare a quello. La squadra è anche apparsa mentalmente un po' debole, effetto forse di pressioni alle quali il gruppo non era abituato, chissà.
Va anche detto che diversi elementi hanno di fronte un futuro incerto (Lukas Mai e Milton Valenzuela, per esempio); e se capita spesso di parlare, tra colleghi, del Lugano del futuro prossimo, è inevitabile che ci pensino anche i protagonisti. La narrazione imporrebbe di vivere nel presente e stare sul pezzo; la realtà è che nessuno di noi, in una situazione incerta, riesce a rimanere lucido. In tutto questo, perlomeno in queste ultime partite, i due nomi citati sono sempre stati tra i migliori: e questo va sicuramente a loro merito, ed è una dimostrazione di maturità e professionalità. E sicuramente, in casa Lugano, queste esperienze verranno messe a frutto, come accaduto in precedenza: lo staff, soprattutto, ha sempre elaborato con intelligenza e voglia d'imparare le situazioni negative, e abbiamo la certezza che sarà così anche questa volta.
Il Winterthur, quindi, lanterna rossa di Super League, incombe. La squadra ticinese avrà senz'altro ricevuto un duro colpo psicologico dalla partita di giovedì sera, soprattutto per la dinamica, al di là della grande quantità di energie fisiche e mentali spese. Però, ci sarà sicuramente voglia di riscatto da parte di tutti, al netto del fatto che, a fine mese, il Servette capolista arriverà a Cornaredo. Tenendo conto dell'eventuale turno supplementare tra le prime sei, bianconeri e Grénats si dovranno incontrare due volte, con sei punti in palio. Vero, ci sono anche le altre; ma questo è un campionato equilibratissimo. E, se pensiamo al primo tempo di Thun, giovedì sera, vediamo una squadra che, dentro i confini, non parte battuta contro nessuno. Al netto delle tante criticità emerse e analizzate anche qua, insomma, c'è ancora spazio per chiudere bene la stagione. Iniziando da domani pomeriggio.