Jamie Schaub e Alain Bircher. Sono stati loro in fin dei conti i giocatori più utili alla causa del Lugano nel weekend appena trascorso. I due elementi del Basilea hanno in effetti segnato le due reti decisive che hanno permesso agli uomini di Himelfarb di vincere la prima sfida di finale contro il Visp. Il primo è un attaccante di 21 anni, alla sua quarta rete stagionale e durante questa stagione è stato pure girato al Langenthal in MyHockey League. Il secondo è un 28enne difensore, al suo quinto gettone in campionato con alle spalle un centinaio di partite in NL ed è il figlio dell’ex presidente del Kloten. Una citazione se la merita pure il portiere di riserva Fabio Haller, 33enne che difendeva già la gabbia dei basilesi quando ancora militavano in MyHockey League, capace di uscire dalla prima partita della finalissima con una percentuale di parate del 95%.
Eh sì, i bianconeri sono arrivati al punto di dover dare un’occhiata a quanto succede più in basso. Imbarazzo, profondo imbarazzo. I ragazzi di Krupp hanno perso il primo match della finale dei playout di fronte all’Ajoie. Ironia della sorte, a siglare la rete decisiva all’overtime è stato Marco Maurer, il cui compito non è certo quello di realizzare gol e difatti il difensore segna con il contagocce. Oltretutto il 37enne è un ex di turno e non si era certo lasciato bene a suo tempo con il club sottocenerino a causa di ragione extra sportive. Insomma, quasi uno scenario fantozziano che a decidere l’incontro sia stato proprio lui. Questa sera Fazzini (che festeggia il trentesimo compleanno) e compagni hanno l’occasione di portare la serie in parità nella bolgia di Porrentruy. Missione evidentemente non facile nelle circostanze attuali. Chissà cosa starà frullando nella testa del nuovo direttore sportivo Janick Steinmann. L’ex Rapperswil è ormai da un paio di settimane a Lugano e ha già iniziato la sua fatica. Il 38enne sta già lavorando sul futuro e ovviamente ha pure già preso alcune decisioni legate al presente. Per scelta della società Steinmann però non è ancora “intervistabile” e ciò sino a fine stagione. Un’altra decisione poco comprensibile da parte dei piani alti. Già, perché in fondo i tifosi bianconeri si meriterebbero di ascoltare o leggere i pensieri e le prime analisi del nuovo GM. Invece si preferisce il silenzio, un silenzio che poi è relativo visto che Steinmann “off-records” ha già risposto telefonicamente a colleghi di oltre Gottardo nei giorni scorsi. Va bene pure così. Alla fine, considerando tutti i disastri combinati dalle sfere alte in questi mesi e la situazione attuale, “mettere il bavaglio” a colui che sta imbastendo presente e futuro è l’ultimo dei problemi. A proposito del futuro, di validi giocatori svizzeri liberi praticamente non ce ne sono, ma alcuni protagonisti "caduti in disgrazia" e che non hanno reso di recente potrebbero cambiare aria, malgrado un contratto in essere. Non sarebbe sorprendente quindi se ad esempio un Kilian Mottet o un Tanner Richard dovessero indossare tra qualche mese la maglia bianconera.
Eh sì, i bianconeri sono arrivati al punto di dover dare un’occhiata a quanto succede più in basso. Imbarazzo, profondo imbarazzo. I ragazzi di Krupp hanno perso il primo match della finale dei playout di fronte all’Ajoie. Ironia della sorte, a siglare la rete decisiva all’overtime è stato Marco Maurer, il cui compito non è certo quello di realizzare gol e difatti il difensore segna con il contagocce. Oltretutto il 37enne è un ex di turno e non si era certo lasciato bene a suo tempo con il club sottocenerino a causa di ragione extra sportive. Insomma, quasi uno scenario fantozziano che a decidere l’incontro sia stato proprio lui. Questa sera Fazzini (che festeggia il trentesimo compleanno) e compagni hanno l’occasione di portare la serie in parità nella bolgia di Porrentruy. Missione evidentemente non facile nelle circostanze attuali. Chissà cosa starà frullando nella testa del nuovo direttore sportivo Janick Steinmann. L’ex Rapperswil è ormai da un paio di settimane a Lugano e ha già iniziato la sua fatica. Il 38enne sta già lavorando sul futuro e ovviamente ha pure già preso alcune decisioni legate al presente. Per scelta della società Steinmann però non è ancora “intervistabile” e ciò sino a fine stagione. Un’altra decisione poco comprensibile da parte dei piani alti. Già, perché in fondo i tifosi bianconeri si meriterebbero di ascoltare o leggere i pensieri e le prime analisi del nuovo GM. Invece si preferisce il silenzio, un silenzio che poi è relativo visto che Steinmann “off-records” ha già risposto telefonicamente a colleghi di oltre Gottardo nei giorni scorsi. Va bene pure così. Alla fine, considerando tutti i disastri combinati dalle sfere alte in questi mesi e la situazione attuale, “mettere il bavaglio” a colui che sta imbastendo presente e futuro è l’ultimo dei problemi. A proposito del futuro, di validi giocatori svizzeri liberi praticamente non ce ne sono, ma alcuni protagonisti "caduti in disgrazia" e che non hanno reso di recente potrebbero cambiare aria, malgrado un contratto in essere. Non sarebbe sorprendente quindi se ad esempio un Kilian Mottet o un Tanner Richard dovessero indossare tra qualche mese la maglia bianconera.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)