FC PARADISO
"Baldolandia? Pensiamo al Paradiso...".
Pubblicato il 17.03.2025 10:40
di L.S.
Baldo Raineri è già sul campo del Paradiso. Ha voglia di tornare al lavoro, di mettere a disposizione della sua nuova squadra, le sue conoscenze e il suo entusiasmo.
C’è una situazione di classifica da risollevare e una fiducia da ridare a una squadra che in questo 2025 non ha ancora vinto (quattro pareggi e una sconfitta).
La battuta d’arresto di sabato a Bavois, contro l’ultima della classe, ha indotto il presidente Antonio Caggiano a prendere una decisione: Raineri sulla panchina e Blasi che resta quale direttore sportivo. Con Alessandro Grigoletto, intoccabile, nel ruolo di direttore generale.
Raineri non vede l’ora di cominciare:
“Sono contento di avere questa nuova opportunità. Onestamente, non pensavo che quest’anno sarei tornato su un campo di calcio. Ma questa nuova occasione mi trova molto motivato”.
Due anni senza una panchina (l’ultima a Bellinzona) non sono facili per nessuno, ma Baldo non ha mai mollato:
“A dire la verità, speravo che dopo l’esonero di Sannino, il Paradiso potesse chiamarmi. E invece è capitato adesso. Le cose della vita…”.
Ma cosa ha fatto in questi due anni?
“Nei weekend andavo spesso in Svizzera Interna, visto che mio genero, Alessandro Ciarrocchi, è il direttore sportivo del Rapperswil. Ho visto tanta Challenge League, ma anche Promotion League e Super League”.
Il Paradiso lo conosce bene immagino…
“Ho visto tante partite, conosco bene i giocatori e alcuni di loro, come Cinquini, Delli Carri o De Queiroz, li ho già allenati”.
È una squadra da penultimo posto?
“Secondo me no, ma nel calcio si sa, quando le cose vanno male, poi si entra in una spirale da cui è difficile uscire. Dal punto di vista della qualità è una squadra che può assolutamente centrare i propri obiettivi”.
E quali sono quelli che le ha chiesto il Presidente Caggiano?
“Prima di tutto dobbiamo pensare a salvarci e poi, cercheremo di raggiungere il settimo posto, che equivale a un posto in Coppa Svizzera”.
A 63 anni, continua a vedere il calcio come una volta?
“Beh, direi proprio di sì. I principi sono sempre quelli, di un calcio con pressione, difesa a uomo e tanta voglia di fare un calcio propositivo”.
L’ultima esperienza a Bellinzona non era andata benissimo:
“Avevo potuto lavorare poco con la squadra, in totale una decina di giorni tra allenamenti e ritiro. Troppo poco. Purtroppo, la mia metodologia di lavoro non piaceva…”.
L’ex allenatore Manuele Blasi resterà come direttore sportivo: cosa ne pensa?
“Ieri era ci siamo trovati tutti assieme e Manuele mi è sembrato veramente un bravo ragazzo. Sono molto felice che sia rimasto in società, anzi, gli ho pure chiesto se ha voglia di far parte dello staff. So che ama il lavoro sul campo e quando vorrà sarò ben felice di averlo al mio fianco”.
Col presidente cosa vi siete detti?
“Lo conoscevo, ma non avevamo mai avuto l’occasione di parlare di calcio con lui. È una persona che sa cosa vuole, con le idee chiare. So che è una persona vulcanica, che ama ciò che fa e che mette tanta passione nel Paradiso. Mi piace lavorare con gente così”.
È tornata Baldolandia?
“Vedremo. Sicuramente faremo di tutto per non snaturare quello che è sempre stato il mio calcio. I ricordi sono indelebili, ma ora pensiamo al futuro e a fare bene qui a Paradiso”.