Si aprono oggi in Engadina i mondiali di freestyle e snowboard 2025, un appuntamento cresciuto nel corso degli anni per più fattori. Innanzitutto, da quando i due settori sono stati unificati, nel 2015, col primo mondiale congiunto a Kreischberg, in Austria. Quindi nel numero delle competizioni, cresciute negli anni fino a toccare ben 17 discipline diverse. Per 20 anni ho commentato freestyle e snowboard alla televisione, e posso garantire che è stata la parte più difficile del mio lavoro. Un’Olimpiade od un Mondiale in molti sport li prepari rapidamente (soprattutto se già segui la disciplina costantemente in stagione, vedi sci alpino), servono invece mesi per preparare freestyle e snowboard, i moltissimi atleti, i vari settori e la crescita esponenziale delle performances. Nelle gobbe nel 1998 Jonny Moseley fece scalpore per un semplice grab (una “presa” dello sci), nel 2002 s’inventò il dinner roll facendo impazzire i tifosi a Deer Valley nei Giochi di Salt Lake City. Oggi impallidirebbe al cospetto dei tripli cork portati sui salti dagli atleti.
Difficile anche commentare da solo per tanti anni le discipline più tecniche (Slopestyle, Halfpipe, …) ma, oggi, vi svelo il trucco. Nelle cuffie avevo in ascolto la cronaca in tedesco ed i trick, le figure, me le suggeriva così il grande Gian Simmen, oro olimpico a Nagano 1998 nell’Halfpipe dello snowboard. Finivo la cronaca “frullato”, ma sapevo di aver avuto un sostegno speciale.
Il mondiale in Engadina segue quello di Bakuriani in Gerogia, dove la Svizzera vinse 10 medaglie, di cui 3 d’oro. Il miglior risultato di sempre, anche grazie all’aumento delle discipline (team events compresi). Il tutto dopo l’edizione del 2021 che a causa del covid non si tenne a Secret Garden in Cina come preolimpica, ma sparpagliata tra Svezia, Kazakhistan e Aspen nel Colorado. Le carte da giocare per i rossocrociati sono molte, da Fanny Smith tornata “indemoniata” nello skicross (prima in Coppa del Mondo e fresca di doppietta a Craigleith in Canada) ad Alex Fiva nella stessa disciplina, Mathilde Gremaud star assoluta nello slopestyle e big air dello sci, Noé Roth ed il suo team negli Aerials, mentre nello snowboard Jan Scherrer guiderà l’assalto alle medaglie nell’halfpipe, dove nel parallelo si punterà sulla campionessa del mondo in carica Julie Zogg. Nel ricordo, profondo, per Sophie Hediger, tragicamente scomparsa tre mesi orsono.
1500 atleti, 40 paesi rappresentati, rispetto a Bakuriani un mondiale di livello più alto, vuoi perché l’edizione preolimpica è sempre più “sentita” rispetto a quella post, dove gli atleti hanno una sorta di “scarico” emotivo. Dunque anche grandi nomi, più star dagli USA, un Mondiale che promette tanto spettacolo e che potrete anche seguire negli atti conclusivi delle varie discipline in TV sulla RSI o, ad esempio, proprio col commento di Gian Simmen su SRF.