Le trattative per i rinnovi dei contratto cominciano sempre più presto. In questi mesi iniziano le discussioni per i giocatori in scadenza alla fine della stagione 2025/26. La priorità di Paolo Duca nelle prossime settimane non sarà evidentemente questa, anche se Manix Landry è sicuramente una delle priorità e le negoziazioni probabilmente sono già in corso.
Il direttore sportivo dei leventinesi più che altro nelle prossime settimane si getterà sulle trattative per ciò che concerne il mercato degli stranieri del prossimo campionato. Poi il nativo di Ascona, a partire dall’estate, una volta ultimato il mosaico degli import, si chinerà sugli altri elementi che appunto giungono a fine contratto. Oltre a Landry in scadenza ci sono DiDomenico, Bürgler, Zgraggen, capitan Grassi, Zwerger e Zaccheo Dotti. Il primo è decisamente il pezzo più pregiato e non sarà semplice trattenerlo. Il secondo, essendo straniero, è un capitolo a parte. Il terzo verosimilmente appenderà i pattini al chiodo per logiche questioni di anagrafe. Rimangono gli ultimi 4. Fermo restando che evidentemente le prestazioni future giocheranno pure un ruolo importante, non saranno situazioni evidenti da gestire per il direttore sportivo dei biancoblù.
Zgraggen, Grassi, Zwerger e Zaccheo Dotti non saranno elementi pregiati del mercato e non si scateneranno delle aste. Non sono dei giocatori di prima fascia, vista l’età non rappresentano nemmeno un investimento per il futuro e non sono più dei protagonisti con margini di progressione. In poche parole, se l’Ambrì desidera tenerli lo potrà fare senza particolari problemi o sforzi finanziari.
Negli scorsi giorni Paolo Duca nella sua analisi di fine campionato ha messo l’accento sulle partenze di Fohrler, Conz e Kneubuehler, ragazzi che erano da anni parte integrante dell’Ambrì, affermando che i loro addii hanno avuto un certo influsso negativo. Lo stesso discorso vale per i 4 sopracitati. Zgraggen ha iniziato la sua carriera da professionista in Leventina e complessivamente ha disputato 5 campionati con i biancoblù. Zwerger ha trascorso l’intero suo percorso da adulto con i sopracenerini e il prossimo campionato sarà il suo nono. Daniele Grassi e Zaccheo Dotti sono praticamente dei nativi e il primo è addirittura il capitano.
Insomma, tutti questi atleti non saranno dei pezzi da 90 e hockeisticamente parlando sono rimpiazzabili, ma hanno il DNA leventinese e hanno dato tantissimo all’HCAP. Inoltre, anche se ciò non dovrebbe mai giocare un ruolo quando si fanno delle trattative, è innegabile che entrino in gioco delle questioni legati al cuore e all’affetto che si prova per loro. Ecco perché non vorremmo essere nei panni di Paolo Duca nei prossimi mesi. Il 43enne dovrà prendere delle decisioni importanti e magari sofferte, ponderare se e cosa offrire ai 2 difensori e ai 2 attaccanti e per farlo dovrà cercare di mettere da parte i sentimenti. Facile da dirsi, difficile da farsi. L’hockey professionistico sarà anche un business, ma proprio perché Ambrì è una realtà particolare, con un diesse del luogo che incarna alla grande i valori del suo club e della sua terra, sarà particolarmente dura fare certe scelte.
Il direttore sportivo dei leventinesi più che altro nelle prossime settimane si getterà sulle trattative per ciò che concerne il mercato degli stranieri del prossimo campionato. Poi il nativo di Ascona, a partire dall’estate, una volta ultimato il mosaico degli import, si chinerà sugli altri elementi che appunto giungono a fine contratto. Oltre a Landry in scadenza ci sono DiDomenico, Bürgler, Zgraggen, capitan Grassi, Zwerger e Zaccheo Dotti. Il primo è decisamente il pezzo più pregiato e non sarà semplice trattenerlo. Il secondo, essendo straniero, è un capitolo a parte. Il terzo verosimilmente appenderà i pattini al chiodo per logiche questioni di anagrafe. Rimangono gli ultimi 4. Fermo restando che evidentemente le prestazioni future giocheranno pure un ruolo importante, non saranno situazioni evidenti da gestire per il direttore sportivo dei biancoblù.
Zgraggen, Grassi, Zwerger e Zaccheo Dotti non saranno elementi pregiati del mercato e non si scateneranno delle aste. Non sono dei giocatori di prima fascia, vista l’età non rappresentano nemmeno un investimento per il futuro e non sono più dei protagonisti con margini di progressione. In poche parole, se l’Ambrì desidera tenerli lo potrà fare senza particolari problemi o sforzi finanziari.
Negli scorsi giorni Paolo Duca nella sua analisi di fine campionato ha messo l’accento sulle partenze di Fohrler, Conz e Kneubuehler, ragazzi che erano da anni parte integrante dell’Ambrì, affermando che i loro addii hanno avuto un certo influsso negativo. Lo stesso discorso vale per i 4 sopracitati. Zgraggen ha iniziato la sua carriera da professionista in Leventina e complessivamente ha disputato 5 campionati con i biancoblù. Zwerger ha trascorso l’intero suo percorso da adulto con i sopracenerini e il prossimo campionato sarà il suo nono. Daniele Grassi e Zaccheo Dotti sono praticamente dei nativi e il primo è addirittura il capitano.
Insomma, tutti questi atleti non saranno dei pezzi da 90 e hockeisticamente parlando sono rimpiazzabili, ma hanno il DNA leventinese e hanno dato tantissimo all’HCAP. Inoltre, anche se ciò non dovrebbe mai giocare un ruolo quando si fanno delle trattative, è innegabile che entrino in gioco delle questioni legati al cuore e all’affetto che si prova per loro. Ecco perché non vorremmo essere nei panni di Paolo Duca nei prossimi mesi. Il 43enne dovrà prendere delle decisioni importanti e magari sofferte, ponderare se e cosa offrire ai 2 difensori e ai 2 attaccanti e per farlo dovrà cercare di mettere da parte i sentimenti. Facile da dirsi, difficile da farsi. L’hockey professionistico sarà anche un business, ma proprio perché Ambrì è una realtà particolare, con un diesse del luogo che incarna alla grande i valori del suo club e della sua terra, sarà particolarmente dura fare certe scelte.