PRIMA CLASSIC
"Felice di restare a Langenthal..."
Pubblicato il 18.03.2025 16:47
di L.S.
Anche Maurizio Jacobacci è stato tra i candidati alla panchina dell’AC Bellinzona, dopo l’esonero, in queste ore, di Manuel Benavente.
Alla fine la scelta è caduta su Giuseppe Sannino, che oggi ha svolto il suo primo allenamento con la nuova squadra.
Jacobacci, che il Bellinzona lo aveva già diretto nel 2019 per un paio di mesi prima di trasferirsi al Lugano, ora siede sulla panchina del Langenthal, squadra di Prima Classic, che lotta per salire in Prima Promotion.
Dopo il divorzio dal Monaco 1860, Jacobacci a Natale ha accettato una nuova sfida, scendendo di categoria.
“Qui a Langenthal sto bene, la società è ben strutturata e ha voglia di compiere ulteriori passi avanti, sia dal punto di vista sportivo che dell’organizzazione”.
Qualcuno potrebbe aver trovato strano, che un tecnico ambizioso come te, sia finito in Prima Classic:
“Dopo un anno senza allenare, avevo voglia di ritrovare la sensazione del campo e farlo in una società tranquilla e ben organizzata come il Langenthal, mi stimolava. Oltretutto il direttore sportivo Goran Ivelj è un amico e il progetto del club mi ha convinto”.
C’è voglia di salire subito in Prima Promotion?
“Vogliamo provarci, ma nessun obbligo. La società vuole prima assestarsi e poi tentare il grande saldo. Ma nel calcio non si sa mai…”.
Cinque partite finora sulla panchina del Langenthal, con tre vittorie e due sconfitte:
“Spiace per la sconfitta di questo weekend nella Coppa di Prima Lega contro lo Sciaffusa II: una partita che abbiamo dominato, colpendo anche tre pali. In campionato si punta a entrare tra le prime due, visto che quale migliore terza, sarà piuttosto difficile”.
Come sono le infrastrutture a Langenthal (lo stadio è il Rankmatte)?
“Abbiamo un campo sintetico e si punta a costruirne altri due. Oltretutto si è parlato di costruire anche una tribuna, di fronte a quella vecchia, che non si può toccare. C’è tanta buona volontà da parte di tutti, anche della città. È solo una cittadina di 14 mila abitanti, ma si vuole fare qualcosa di bello”.
Resterai anche la prossima stagione?
“Non lo so ancora, ho un contratto che scade a giugno del 2025 e perciò bisognerà discutere con la società. Ci sono tante cose da considerare”.
Il Bellinzona ti ha contattato:
“Diciamo che ho fatto una bella chiacchierata con Pablo, una pesona che stimo e con cui vado molto d’accordo. Era già nel gruppo dirigenziale, assieme a Delcò e Righetti, quando allenai per l’ultima volta i granata”.
Alla fine però non se n’è fatto nulla:
“Credo che anche se stimi una persona, alla fine devi considerare le condizioni di lavoro e capire se quel progetto è ideale per te. Credo che per il momento, per me, è meglio restare a Langenthal. Al Bellinzona auguro però di salvarsi. L’avevo visto molto bene nella sfida di Coppa contro il Losanna, spero possano ripetere al più presto partite del genere”.