CALCIO INTERNAZIONALE
“Con la costruzione dal basso, niente gol alla Germania”
Pubblicato il 19.03.2025 07:01
di Red.
Gianni Rivera di vite ne ha vissute tante: ex calciatore; ex dirigente; ex deputato; ex europarlamentare. È considerato uno dei migliori giocatori italiani di sempre. Era un fuoriclasse, un centrocampista dalla grandissima tecnica e con una fantasia fuori dal comune, era un artista del pallone. Per il suo incedere fuori e dentro dal campo fu soprannominato Golden Boy. Gianni Brera lo definì, invece, Abatino, perché lo riteneva molto dotato sul piano stilistico e carente sotto il profilo agonistico. Si sta per giocare Italia-Germania, e il ricordo va alla partita di Messico 1970, quando si disputò la mitica semifinale, terminata con il risultato di 4-3. Rivera mise a segno il gol della vittoria azzurra. Intervistato dal Corriere della Sera, è chiaro: “Un gol come quello che feci, oggi è impossibile realizzarlo”, perché: “Oggi cominciano il gioco andando indietro che avanti”, ergo: “Con la costruzione dal basso Facchetti invece di lanciare Boninsegna sulla fascia avrebbe passato ad Albertosi”. Gianni Rivera non ha mai avuto paura di parlare senza diplomazie, ed è sempre stato capace di esprimere pensieri mai banali. Il suo Milan non lo ha invitato ai festeggiamenti del 125° anniversario: “Mancavano anche Maldini, Boban, Altafini... sono in buona compagnia. Certo il Milan senza la sua storia non è il Milan. Ma cosa vuole che sappiano gli americani di storia e di calcio?”.