Stasera si gioca gara-4 e il Lugano, come è già stato detto,
non può fallire questo appuntamento. Sotto 2 a 1 nella serie, i bianconeri non
hanno diritto all’errore.
Intanto su MySport, Christian Wohlwend, ex allenatore dell’Ajoie e ora all’Olten, non ha risparmiato critiche durissime ai ticinesi e soprattutto al suo allenatore, il tedesco Uwe Krupp.
Sì, un tecnico, ribattezzato “simpatico predestinato”, per la sua brillante carriera, che secondo Wohlwend, “ha perso il contatto con la realtà”.
Se non fosse tato per quel miracoloso minuto finale, con l’autogol e la rete di Morini, il Lugano starebbe sotto 3 a 0 nella serie. “Una cosa inconcepibile, perché il Lugano è dieci volte più forte dell’Ajoie e i suoi giocatori guadagnano dieci volti di più degli avversari…”.
Il problema? Il gioco! “Il Lugano gioca male. Il modo in cui gioca, per me è incomprensibile. Io avevo scommesso che avrebbe vinto 4 a 0, ma giocando così diventa tutto più difficile. Ovviamente può ancora farcela, può vincere quattro partite di fila, è chiaro, ma non così”.
Intanto su MySport, Christian Wohlwend, ex allenatore dell’Ajoie e ora all’Olten, non ha risparmiato critiche durissime ai ticinesi e soprattutto al suo allenatore, il tedesco Uwe Krupp.
Sì, un tecnico, ribattezzato “simpatico predestinato”, per la sua brillante carriera, che secondo Wohlwend, “ha perso il contatto con la realtà”.
Se non fosse tato per quel miracoloso minuto finale, con l’autogol e la rete di Morini, il Lugano starebbe sotto 3 a 0 nella serie. “Una cosa inconcepibile, perché il Lugano è dieci volte più forte dell’Ajoie e i suoi giocatori guadagnano dieci volti di più degli avversari…”.
Il problema? Il gioco! “Il Lugano gioca male. Il modo in cui gioca, per me è incomprensibile. Io avevo scommesso che avrebbe vinto 4 a 0, ma giocando così diventa tutto più difficile. Ovviamente può ancora farcela, può vincere quattro partite di fila, è chiaro, ma non così”.
(PPR/Dominik Baur)