A cosa servono queste amichevoli? Servono davvero a qualcosa? Sono domande che ci si può giustamente fare dopo la partita di ieri sera contro l'Irlanda del Nord.
Murat Yakin aveva detto che è il momento di fare esperimenti, di provare nuovi giocatori. Va bene, per carità, ma alla luce di ciò che (non) si è visto a Belfast, in una gara conclusasi con un pareggio (1-1), che indicazioni si possono trarre?
Difficile, onestamente, abbozzare qualche spunto interessante. Nemmeno il risultato, che per l’ottava volta consecutiva non ha sorriso ai rossocrociati, che dopo l’Europeo in Germania, si sono lentamente spenti. E con la qualificazione per i Mondiali alle porte, non è certo un bel segnale.
Con una difesa che ha puntato su due nuovi terzini come Schmidt e Gartenmann, era difficile pensare di essere impenetrabili, ma sulla punizione di Price (nata proprio da un errore in impostazione di Gartenmann), anche Kobel non è sembrato irreprensibile. Il portiere del Borussia, in nazionale, finora non ha quasi mai convinto, facendo rimpiangere Sommer, liquidato forse con troppa fretta.
Detto della difesa, anche l’attacco ha regalato pochino, per non dire nulla. Embolo non si mai visto, nonostante la fascia di capitano al braccio, mentre la sola capocciata di Sierro su corner, che ci ha dato il pareggio, non può certo salvare un’altra serata triste.
Ora mente a martedì, a San Gallo, dove arriverà il Lussemburgo, in una gara da vincere a tutti i costi, per morale e immagine, e per iniziare l’anno almeno con una vittoria.
Un'altra notizia negativa è legata al talento Sanches del Losanna, che entrato a venti minuti dalla fine, si è fatto male e probabilmente non ci sarà.
Ha debuttato anche il terzino del Boca Juniors Blondel, che ha 28 anni Yakin ha scoperto in Argentina. Un altro esperimento che lascia qualche dubbio. Come questa nazionale, un cantiere aperto, su cui è difficile vedere qualcosa che stia realmente crescendo. Speriamo di sbagliarci.
Murat Yakin aveva detto che è il momento di fare esperimenti, di provare nuovi giocatori. Va bene, per carità, ma alla luce di ciò che (non) si è visto a Belfast, in una gara conclusasi con un pareggio (1-1), che indicazioni si possono trarre?
Difficile, onestamente, abbozzare qualche spunto interessante. Nemmeno il risultato, che per l’ottava volta consecutiva non ha sorriso ai rossocrociati, che dopo l’Europeo in Germania, si sono lentamente spenti. E con la qualificazione per i Mondiali alle porte, non è certo un bel segnale.
Con una difesa che ha puntato su due nuovi terzini come Schmidt e Gartenmann, era difficile pensare di essere impenetrabili, ma sulla punizione di Price (nata proprio da un errore in impostazione di Gartenmann), anche Kobel non è sembrato irreprensibile. Il portiere del Borussia, in nazionale, finora non ha quasi mai convinto, facendo rimpiangere Sommer, liquidato forse con troppa fretta.
Detto della difesa, anche l’attacco ha regalato pochino, per non dire nulla. Embolo non si mai visto, nonostante la fascia di capitano al braccio, mentre la sola capocciata di Sierro su corner, che ci ha dato il pareggio, non può certo salvare un’altra serata triste.
Ora mente a martedì, a San Gallo, dove arriverà il Lussemburgo, in una gara da vincere a tutti i costi, per morale e immagine, e per iniziare l’anno almeno con una vittoria.
Un'altra notizia negativa è legata al talento Sanches del Losanna, che entrato a venti minuti dalla fine, si è fatto male e probabilmente non ci sarà.
Ha debuttato anche il terzino del Boca Juniors Blondel, che ha 28 anni Yakin ha scoperto in Argentina. Un altro esperimento che lascia qualche dubbio. Come questa nazionale, un cantiere aperto, su cui è difficile vedere qualcosa che stia realmente crescendo. Speriamo di sbagliarci.