Francesco Acerbi ha
compiuto 37 anni, ha totalizzato quasi 600 presenze in Serie A ed è
considerato il miglior centrale del campionato, per un semplice
motivo: è capace di marcare a uomo. I gol subiti dall'Italia contro
la Germania hanno aperto il dibattito. Il calcio italiano vive da
anni una profonda crisi tecnica e tattica, e anche i difensori non
sono più all'altezza, si fanno attrarre dal pallone, e si perdono
l'attaccante. Acerbi no, lui sull'uomo si piazza, che sia Haaland,
Lukaku o Retegui. Si dispone alla sue spalle, si prefigge un solo
obiettivo: non concedere al centravanti il suo piede migliore. Lo
spinge, lo tampona, l'intento è quello di limitarlo. Il resto è
ordinaria amministrazione, passaggi facili e scolastici, e non ha la
minima idea di uscire con la palla al piede. Nonostante l'età è
ferocemente concentrato, non si distrae, sa che potrebbe essere
fatale: in quanto non ha più la freschezza fisica di un tempo.
Inzaghi lo stima oltremodo, e lo considera, al netto di infortuni, un
titolare fisso. Spalletti dovrebbe trovare un suo sostituto, facile a
dirsi, impossibile a farsi.
CALIO ITALIANO

Cercasi difensore disperatamente