HC LUGANO
Il Lugano vede le vacanze
Pubblicato il 24.03.2025 07:52
di Marco Maffioletti
Le vacanze si avvicinano per il Lugano, ma guai ad abbassare la guardia. La chiara vittoria in Gara 5 è di ottimo auspicio. I bianconeri hanno nuovamente dimostrato che a ranghi completi sono nettamente più forti dell’Ajoie. Ieri i ragazzi di Krupp sono riusciti a giocare con disciplina e sono incappati solamente in due penalità, di cui una nel finale a risultato già ampiamente acquisito. I giurassiani non hanno praticamente mai impensierito Adam Huska, se non una volta con Marco Maurer. Il Lugano, trascinato dalla doppietta di capitan Thürkauf, ha avuto quasi sempre il pallino del gioco e ha mostrato pure una maggiore freschezza. Nemmeno il cambio di portiere ha portato frutti al complesso di Ireland, con Ciaccio al posto di Conz, stanco e non più abituato a giocare così tante partite in poche giorni. L’estremo difensori di origine siciliane si è disimpegnato assai bene, ma specialmente sulla rete del definitivo 3 a 0 a opera di Fazzini non è stato impeccabile.
L’Ajoie sembra aver perso la serenità, anche perché oltretutto in Swiss League il Visp ha ora tre matchpoint per conquistare il titolo e accedere allo spareggio. A dare il peggio di sé è stato il difensore Valentin Pilet. Lo avevamo detto in fase di presentazione, di lui bisogna diffidare. La sua durezza e cattiveria a volte oltre i limiti del regolamento diventa pericolosa per gli avversari e il numero 2 lo ha dimostrato. Il crosscheck al volto di Verboon in concomitanza con la sirena finale è un gesto da condannare. Un'aggressione gratuita e vigliacca contro un collega di lavoro, una totale mancanza di rispetto e un bruttissimo esempio di cosa significa l’antisportività. La speranza è che ci siano conseguenze a livello disciplinare, non ci sono attenuanti, di certi elementi sul ghiaccio possiamo farne tranquillamente a meno.
Domani il Lugano si reca a Porrentruy e potrà chiudere la pendenza. Giocando come ieri non sarà un problema, ma bisogna ancora diffidare. L’Ajoie davanti al suo caldo pubblico, proverà a dare fondo alle ultime energie per mettere il bastone tra le ruote al complesso sottocenerino. Importante come al solito sarà evitare le penalità e non cadere nella trappola delle provocazioni. Un ultimo sforzo, due ore di massima concentrazione e applicazione, e poi finalmente si potrà mettere agli archivi questa stagione disgraziata.
(PostFinance/KEYSTONE/Ti-Press/Pablo Gianinazzi)