Sabato sera a Cornaredo arriva il Servette, che è davanti di
tre punti. L’occasione per colmare il gap è ghiotta e dopo due settimane di
stop, a Lugano, c’è tanta voglia di tornare in campo.
Ieri sera, a Fuorigioco, è tornato a parlare anche Mattia Croci-Torti, tecnico dei bianconeri, che è partito proprio dalla lotta al vertice della classifica di Super League:
“Se a inizio stagione mi avessero detto che ad aprile saremmo stati in lotta per vincere il campionato, avrei sicuramente firmato. Soprattutto pensando ai tanti impegni che abbiamo avuto e agli infortuni che abbiamo subìto”.
È stato un campionato senza un dominatore:
“Nessuno è riuscito a staccare le altre, a dimostrazione che non c’è una squadra capace di ammazzare il campionato. In passato avevamo assistito al dominio di squadre come YB e Basilea, ma quest’anno, anche i bernesi, che sono la squadra più forte, hanno sofferto un po’ le fatiche della Champions League. Soltanto il Servette, con un piccolo filotto di vittorie, è riuscito a trovarsi là davanti, ma il titolo è ancora tutto da giocare”.
Si parla spesso della qualità della Super League, che per qualcuno si sarebbe abbassata:
“Non credo che il livello del nostro campionato sia modesto, ritengo semplicemente che, forse anche per il cambio della formula, ormai non ci siano più squadre materasso. Parlando appunto del Basilea, ricordo che solo in attacco avevano giocatori come Doumbia, Janko, Streller e Van Wolfswinkel: una rosa pazzesca, che faceva bene anche in Champions League”.
Anche il Lugano ha una buona rosa, vero?
"Assolutamente sì, ma purtroppo giocatori importanti come Steffen, Aliseda, Cimignani, Bislimi, Mahou o Bottani, hanno sempre avuto qualche problema fisico. E noi sappiamo che per il nostro tipo di gioco, giocatori con queste caratteristiche sono fondamentali".
Ieri sera, a Fuorigioco, è tornato a parlare anche Mattia Croci-Torti, tecnico dei bianconeri, che è partito proprio dalla lotta al vertice della classifica di Super League:
“Se a inizio stagione mi avessero detto che ad aprile saremmo stati in lotta per vincere il campionato, avrei sicuramente firmato. Soprattutto pensando ai tanti impegni che abbiamo avuto e agli infortuni che abbiamo subìto”.
È stato un campionato senza un dominatore:
“Nessuno è riuscito a staccare le altre, a dimostrazione che non c’è una squadra capace di ammazzare il campionato. In passato avevamo assistito al dominio di squadre come YB e Basilea, ma quest’anno, anche i bernesi, che sono la squadra più forte, hanno sofferto un po’ le fatiche della Champions League. Soltanto il Servette, con un piccolo filotto di vittorie, è riuscito a trovarsi là davanti, ma il titolo è ancora tutto da giocare”.
Si parla spesso della qualità della Super League, che per qualcuno si sarebbe abbassata:
“Non credo che il livello del nostro campionato sia modesto, ritengo semplicemente che, forse anche per il cambio della formula, ormai non ci siano più squadre materasso. Parlando appunto del Basilea, ricordo che solo in attacco avevano giocatori come Doumbia, Janko, Streller e Van Wolfswinkel: una rosa pazzesca, che faceva bene anche in Champions League”.
Anche il Lugano ha una buona rosa, vero?
"Assolutamente sì, ma purtroppo giocatori importanti come Steffen, Aliseda, Cimignani, Bislimi, Mahou o Bottani, hanno sempre avuto qualche problema fisico. E noi sappiamo che per il nostro tipo di gioco, giocatori con queste caratteristiche sono fondamentali".
(Foto Ticishot-Simone Andriani)