FC LUGANO
Koutsias, Saipi e Aliseda: il Crus si racconta
Pubblicato il 25.03.2025 18:29
di Red.
Mattia Croci-Torti non è un allenatore che si piange addosso. Raramente parla di arbitri, ancor meno di assenze. Certo, è sotto gli occhi di tutti che gli infortuni hanno pesato nella stagione del Lugano, ma il tecnico bianconero preferisce guardare avanti.
Anche se in tanti, durante questo inverno, gli hanno fatto notare che forse al suo Lugano serviva un numero nove più decisivo di Vladi e Przybylko.
“A dire la verità non ho mai pianto per l’assenza di un altro numero nove. Se Vladi fosse stato al cento per cento, e con Przybylko, avremmo comunque potuto fare un ottimo campionato. Come ho già avuto modo di dire, il nostro modo di fare calcio si basa molto su elementi come Steffen, Aliseda, Bottani, Mahou, Bislimi o Cimignani, che però durante questa stagione hanno sempre avuto dei problemi fisici”.
A gennaio è arrivato però Koutsias, che in pochi conoscevano e che invece sta facendo molto bene:
“Già ad agosto Da Silva mi aveva parlato di questo giocatore che era a Chicago. Ovviamente lo avevo seguito, dato che vedo anche le partite dei Fire, che sono pur sempre la nostra squadra di riferimento”.
Il mister, dunque, sapeva cosa sarebbe arrivato dagli Stati Uniti:
“Conoscevo le sue caratteristiche, di giocatore capace di attaccare la profondità: una qualità che gli altri attaccanti non hanno in maniera così spiccata. E non dimentichiamoci che Chicago aveva investito tanti soldi (2,4 milioni di dollari) per prenderlo. Significa che avevano già capito che si trattava di un elemento doi prospettiva".
Una cosa però ha sorpreso anche Croci-Torti:
“Mi ha impressionato soprattutto la sua attitudine. È uno che si allena sempre al cento per cento e ha una gran fame di arrivare”.
Chi purtroppo c’è stato troppo poco è Aliseda: lo rivedremo ancora?
“Spero di riaverlo per le ultime cinque partite, che saranno forse quelle decisive”.
Finale su Saipi, che non ha vissuto ultimamente un gran periodo:
“Ha avuto un momento di alti e bassi e anche lui sa che deve fare qualcosa di più, se vuole raggiungere quei livelli a cui ambisce. Gli è mancata un po’ di continuità, ma ricordiamoci che la parata che ha fatto all’ultimo minuto contro il Winterthur, è valsa due punti”.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)