HC LUGANO
Fare peggio di così sarà impossibile
Pubblicato il 26.03.2025 08:24
di Marco Maffioletti
La stagione del Lugano si è finalmente conclusa ieri con il mantenimento della categoria. Mantenimento, già, perché parlare di salvezza sarebbe decisamente eccessivo. Non c’è praticamente quasi nulla da salvare da questo campionato.
Due direttori sportivi (Domenichelli e Steinmann), un senior advisor (Törmänen), due allenatori (Gianinazzi e Krupp), 4 assistenti (Cantoni, Kaskinen, Paolo Morini e Conne): questo il capitale umano impiegato dal club del Presidente Mantegazza per arrivare alla fine della fiera a vincere in 6 partite la serie dei playout contro l’Ajoie. A ciò si aggiungono evidentemente i giocatori, ad esempio le nove licenze straniere, di cui una scappata in fretta e furia dopo poche settimane (Schultz). È stato una sorta di festival dell’improvvisazione, con lo skill coach (Conne) e il videocoach (Paolo Morini) chiamati appunto a fare gli assistenti e l’allenatore dei portieri Paolo Della Bella ritrovatosi anche in qualità di videocoach. Non meno improvvisata è stata la comunicazione durante tutta la stagione, tra silenzi, malintesi, versioni contrastanti in merito ad alcuni accaduti e conferenze stampa surreali. Chi se le scorda più le dichiarazioni del CEO Marco Werder durante l’incontro con i media per sancire il licenziamento di Gianinazzi, quando parlava del fatto che i giocatori andassero fin troppo d’accordo, c’era insomma troppa unità e mancasse un po’ di sano scontro all'interno del gruppo? Parole che hanno fatto il giro della Svizzera suscitando incredulità, stupore e sorrisi tra addetti ai lavori, tifosi e giocatori delle varie squadre.
Insomma, la stagione del Lugano è stata una specie di sitcom, un mix tra comicità e orrore. Prestazioni scarse, tanti giocatori nettamente al di sotto delle aspettative e acquisti sbagliati completano il quadro a tinte nere. Di positivo in fondo c’è solo una cosa: fare peggio di così è praticamente impossibile e dunque il prossimo campionato rappresenterà giocoforza un miglioramento.
La strada per ritrovare credibilità, riconquistare la fiducia dei tifosi, ottenere risultati decorosi e all’altezza delle attese, sarà però impervia.