HC LUGANO- LE PAGELLE
Dietro Fazzini, troppo poco
Pubblicato il 26.03.2025 08:29
di Marco Maffioletti
PORTIERI
Niklas Schlegel 
Anno decisamente difficoltoso per lo zurighese, qualche buona partita non basta a nascondere le troppe insicurezze e una percentuale di parate deficitaria. Nel finale di stagione perde il suo posto da titolare. 3.5
Adam Huska
Arriva in fretta e furia, un inizio disastroso, poi tanta tribuna. Con l’arrivo di Krupp si guadagna i galloni di numero 1, con prestazioni abbastanza buone e un ottimo playout, ma non è certo il portiere straniero che fa la differenza. 4.25
Joren van Pottelberghe S’infortuna praticamente subito e deve mettere fine alla sua stagione. Senza valutazione.
Dominic Nyffeler  Da pensionato a portiere del Lugano la via è breve. Porta buonumore e positività, ma viene schierato dall'inizio solamente in una circostanza. Senza valutazione. 
DIFENSORI
Mirco Müller
Il rapporto qualità prezzo non è edificante. Continua a bloccare tanti tiri, resta uno dei difensori più solidi, ma non è un leader, a volte pare assente e non fa nulla per prendere in mano la squadra. 3.5
Santeri Alatalo
Termina la regular season con un inquietante -23. A livello offensivo dà una discreta mano, ma troppi gli errori individuali e le penalità inutili. Per il veterano è una stagione insufficiente. 3.25
Jesper Peltonen 
L’anno scorso fu la grande sorpresa, quest’anno, pur restando su buoni livelli, non ha fatto un concreto passo in avanti, ma è stato comunque il miglior difensore "elvetico". 4.5
Carl Dahlström 
Non è decisamente uno straniero adatto al nostro campionato, tanti errori e limiti di pattinaggio. Solamente il suo + 13 in Regular Season è degno di nota, ma non basta a nascondere tutti i suoi deficit. 3.25
Valtteri Pulli
Arriva a stagione in scorso, trova poco spazio e non impressiona molto, in un contesto peraltro difficile. 3.75
Justin Schultz 
Toccata e fuga. Poche settimane di permanenza e solamente 8 partite. Senza valutazione.
Leandro Hausheer 
Riceve tantissimo spazio in entrata di stagione, poi la firma con il Kloten e da li via sparisce dai radar. 3.75
Nick Meile 
Arriva a campionato iniziato, giovane di prospettiva, questa stagione non fa molto testo. L’anno prossimo sarà "l’anno della verità". 4
Samuel Guerra 
Una stagione in definitiva onesta quella del ticinese, senza chissà che acuti, ma senza nemmeno troppe disattenzioni. 4
David Aebischer 
Il problema non sono le sue prestazioni, bensì le aspettative troppe elevate riposte in lui. Diversi errori in fase difensiva, qualche buon spunto, appena discreto in powerplay, alla fine della fiera conferma quanto mostrato in passato a Rappi. 4
Maxime Montandon 
Arriva in qualità di licenza B dal Sierre per il postseason e ha un ruolo marginale. Senza valutazione
Calle Andersson  Inizia in tribuna, due misere apparizioni e poi la partenza verso Davos. Senza valutazione
Enea Togni Senza valutazione 
ATTACCANTI
Marco Müller
Arriva in doppia cifra di reti, ma i tanti errori individuali recano parecchi danni. Sul finale di stagione sembra mancare un po’ di mordente. Se ne va a Berna e non verrà rimpianto, 3.5.
Luca Fazzini
Porta la croce, segna tantissimo, è forse l’unico costante su tutto l’arco del campionato e non molla mai. Un raggio di sole in mesi di tempesta. 5.5
Mark Arcobello 
Il veterano si dimostra utile agli ingaggi e riesce ancora a iscrivere parecchi punti. La sua stagione è decisamente positiva. 4.75
Daniel Carr
Alti e bassi, ma alla fine è pur sempre il secondo miglior marcatore dietro a Fazzini durante la stagione regolare. 4.25
Calvin Thürkauf 
Un grave infortunio dopo poche giornate tarpa le ali al capitano. Al suo rientro impiega comprensibilmente un po’ a carburare, ciò non gli impedisce però di essere abbastanza prolifico. Ci mette sempre la faccia. 4.5
Cole Cormier  Il suo rinnovo di contratto è un mistero che nemmeno il compianto Ispettore Derrick sarebbe riuscito a risolvere. Ci fermiamo qui. 3.25
Liekit Reichle  Arriva in prestito dal Bienne, viene rinnovato per due anni, fa intravedere qualche buon numero, prima di essere spedito in tribuna. Chi ci capisce qualcosa è bravo. 3.75
Matthew Verboon 
Riesce a segnare 9 gol, non malvagio come bottino, usa bene il suo fisico. Non diventerà un campione, ma è un elemento solido su cui fare affidamento. 4.5
Jiri Sekac
Fa vedere il suo talento solo a sprazzi. Da lui ci si attendevano impulsi decisamente maggiori pure a livello fisico. In diverse partite è stato completamente abulico. 3.5
Radim Zohorna 
Una delusione su tutta la linea, un vero flop, usa male il suo fisico e produce decisamente troppo poco. 3
Michael Joly 
Classe ed eleganza sono quelle di sempre,  inizia bene, in seguito qualche acciacco lo frena e nel finale di stagione viene quasi sempre sacrificato.  4.25
Lorenzo Canonica
Alla sua prima vera stagione completa, il giovane di casa dimostra di avere il livello per la massima lega. La sensazione è che possa ancora progredire molto. La stagione deficitaria della squadra gli ha complicato il compito. 4.5
Marco Zanetti 
L’impegno non manca mai, ma la velocità non basta. L’italiano fa terribilmente fatica a livello fisico e il suo apporto è praticamente nullo. 3.75
Aleksi Peltonen 
Poco considerato, viene sballottato un po’ da dappertutto. L’impressione è che non sia poi proprio così scarso e sicuramente meglio di altri compagni. 3.75
Stéphane Patry 
Tecnicamente non è impostato male, ma decisamente non punge e continua a essere una sorta di oggetto misterioso. Un altro rinnovo enigmatico. 3.5
Giovanni Morini Rientra dopo il gravissimo infortunio e questa è già una grande impresa. Ci mette il solito cuore e la consueta abnegazione, importantissimo nella serie di playout. 5 
STAFF
Staff Luca Gianinazzi
Perde il suo posto a inizio del 2025, le colpe non sono solo sue, ma è innegabile che il giovane coach sia stato travolto dagli eventi. 3.25
Uwe Krupp
La squadra con lui ha subito una scossa, ma in seguito nemmeno l'esperto coach tedesco riesce a dare chissà che impronta e non evita il penultimo posto. 3.5
Hnat Domenichelli 
Acquisti sbagliati e un'impressione di disagio continuo, finalmente terminato con la fine del rapporto di lavoro, una sorta di liberazione. Perlomeno ha tanta umiltà, ammette le sue colpe e a livello umano ne esce alla grande. 3
Janick Steinmann 
Arriva nel finale, mostra immediatamente la sua personalità e il suo spirito d’iniziativa, pur se con qualche inciampo a livello di comunicazione. Il vero lavoro inizia in sostanza ora. Senza valutazione.
PIANI ALTI
Confusione, improvvisazione, poca autocritica, gestione deficitaria dei momenti delicati e dichiarazioni spesso fuorvianti. 3
(Foto Ticishot-Simone Andriani)