Il ruolo di secondo portiere
è, probabilmente, tra i meno belli. Potremmo anzi dire che è tra i più
‘brutti’. Serif è arrivato a Bellinzona per giocare da titolare. Si è
presentato, forte del biglietto da visita di Mattia Croci Torti: “Berbic è un ragazzo
giovane, sono convinto che a Bellinzona si ritaglierà uno spazio importante”. Soltanto
tre partite poi, complice un infortunio, ha dovuto cedere il posto a Enzler.
Nella vita di un portiere il destino spesso si imbizzarrisce, a Bellinzona c’è
già stato un precedente (Alexander Muci). Tra l’altro Berbic negli scorsi giorni si è di
nuovo infortunato. In allenamento, sul sintetico che, a giudicare da quanto già
occorso ad altri atleti, non dà l’idea di essere un gran bel campo. Si potrà
obiettare che il C non è in condizioni molto migliori. Lì, è già dovuta
intervenire l’ambulanza dell’ospedale San Giovanni. Siamo veramente messi male
per una squadra che fa parte dell’élite calcistica nazionale.
“Non sono ancora al 100 per
cento, nella settimana dopo Sciaffusa ho subìto una gran botta (al Brügglifeld
in panchina c’era Elio Trochen). Adesso va meglio, oggi (venerdì) ho potuto
riprendere ad allenarmi al 100 per cento”.
Domenica c’è la partita col
Thun:
“Alla Stockhorn Arena affrontiamo la squadra migliore della Challenge League. Ci attende un compito molto difficile, lo sappiamo. Dovremo essere bravi a sfruttare le ‘chances’ che ci si presenteranno” (segnando qualche gol, solo lo Sciaffusa ha un attacco più maldestro, ndr).
“Alla Stockhorn Arena affrontiamo la squadra migliore della Challenge League. Ci attende un compito molto difficile, lo sappiamo. Dovremo essere bravi a sfruttare le ‘chances’ che ci si presenteranno” (segnando qualche gol, solo lo Sciaffusa ha un attacco più maldestro, ndr).
Dopo avere ‘stracciato’ i
renani, i granata sono andati a perdere ad Aarau. Due avversari che tuttavia
non sono da mettere sullo stesso livello:
“Almeno un punto ce lo saremmo meritati, ma…” (risultato condizionato, purtroppo, da un arbitraggio scadente: rigore, generosamente accordato, sciupato dai padroni di casa, rigore grande come una montagna negato, more solito, ai ticinesi).
“Almeno un punto ce lo saremmo meritati, ma…” (risultato condizionato, purtroppo, da un arbitraggio scadente: rigore, generosamente accordato, sciupato dai padroni di casa, rigore grande come una montagna negato, more solito, ai ticinesi).
Il ventitreenne si trova all’ombra
dei castelli (eh sì, all’ombra…) da otto mesi. Si è integrato molto bene con i
compagni. Guarda, logicamente, con ottimismo al suo futuro.
A Bellinzona non ha finora trovato
quello spazio (se non in inizio di stagione e nelle amichevoli) che si augurava
il ‘Crus’. Serif ha ragione di non porsi limiti: “Mein Ziel ist die Nummer 1 zu
werden”. È il numero che porta la sua maglia…
La squadra è in partenza oggi
sabato. La partita si gioca domenica alle 16.30, dirige Stefan Horisberger di
cui rammentiamo qualche deprecabile direzione, come quella di coppa con il
Lucerna che aveva sollevato una rabbiosa reazione da parte di Pablo Bentancur.
Intanto, dai risultati
scaturiti negli anticipi, la posizione in classifica del Bellinzona si è decisamente
aggravata. Lo Sciaffusa è infatti andato a vincere a Nyon 1-0 portandosi a due
sole lunghezze dai granata (in coabitazione, a quota 19, con gli stessi
vodesi). Le due squadre hanno ora un ritardo di due soli punti! Mai come ora
per l’ACB è giunta l’ora di mettere fieno in cascina. Il prossimo 15 febbraio
al Comunale è vietato non vincere con lo Stade Lausanne-Ouchy, superato in casa
dall’Aarau (2-4, gli argoviesi alla fine del primo tempo erano sotto di due
reti). I ragazzi di Iacopetta, 38 punti, sono ora a un tiro di schioppo dal
Thun (39). Nella terza partita di ieri, l’Etoile
ha liquidato il Neuchâtel Xamax con una rete per tempo (2-1). Domenica si gioca
anche Vaduz-Wil.
(foto ENLA)