AC BELLINZONA
La maglia "numero 1" di Serif
Pubblicato il 08.02.2025 08:43
di Enrico Lafranchi
Il ruolo di secondo portiere è, probabilmente, tra i meno belli. Potremmo anzi dire che è tra i più ‘brutti’. Serif è arrivato a Bellinzona per giocare da titolare. Si è presentato, forte del biglietto da visita di Mattia Croci Torti: “Berbic è un ragazzo giovane, sono convinto che a Bellinzona si ritaglierà uno spazio importante”. Soltanto tre partite poi, complice un infortunio, ha dovuto cedere il posto a Enzler. Nella vita di un portiere il destino spesso si imbizzarrisce, a Bellinzona c’è già stato un precedente (Alexander Muci). Tra l’altro Berbic negli scorsi giorni si è di nuovo infortunato. In allenamento, sul sintetico che, a giudicare da quanto già occorso ad altri atleti, non dà l’idea di essere un gran bel campo. Si potrà obiettare che il C non è in condizioni molto migliori. Lì, è già dovuta intervenire l’ambulanza dell’ospedale San Giovanni. Siamo veramente messi male per una squadra che fa parte dell’élite calcistica nazionale.
“Non sono ancora al 100 per cento, nella settimana dopo Sciaffusa ho subìto una gran botta (al Brügglifeld in panchina c’era Elio Trochen). Adesso va meglio, oggi (venerdì) ho potuto riprendere ad allenarmi al 100 per cento”.
Domenica c’è la partita col Thun:
“Alla Stockhorn Arena affrontiamo la squadra migliore della Challenge League. Ci attende un compito molto difficile, lo sappiamo. Dovremo essere bravi a sfruttare le ‘chances’ che ci si presenteranno” (segnando qualche gol, solo lo Sciaffusa ha un attacco più maldestro, ndr).
Dopo avere ‘stracciato’ i renani, i granata sono andati a perdere ad Aarau. Due avversari che tuttavia non sono da mettere sullo stesso livello:
“Almeno un punto ce lo saremmo meritati, ma…” (risultato condizionato, purtroppo, da un arbitraggio scadente: rigore, generosamente accordato, sciupato dai padroni di casa, rigore grande come una montagna negato, more solito, ai ticinesi).
Il ventitreenne si trova all’ombra dei castelli (eh sì, all’ombra…) da otto mesi. Si è integrato molto bene con i compagni. Guarda, logicamente, con ottimismo al suo futuro.
A Bellinzona non ha finora trovato quello spazio (se non in inizio di stagione e nelle amichevoli) che si augurava il ‘Crus’. Serif ha ragione di non porsi limiti: “Mein Ziel ist die Nummer 1 zu werden”. È il numero che porta la sua maglia…
La squadra è in partenza oggi sabato. La partita si gioca domenica alle 16.30, dirige Stefan Horisberger di cui rammentiamo qualche deprecabile direzione, come quella di coppa con il Lucerna che aveva sollevato una rabbiosa reazione da parte di Pablo Bentancur.
Intanto, dai risultati scaturiti negli anticipi, la posizione in classifica del Bellinzona si è decisamente aggravata. Lo Sciaffusa è infatti andato a vincere a Nyon 1-0 portandosi a due sole lunghezze dai granata (in coabitazione, a quota 19, con gli stessi vodesi). Le due squadre hanno ora un ritardo di due soli punti! Mai come ora per l’ACB è giunta l’ora di mettere fieno in cascina. Il prossimo 15 febbraio al Comunale è vietato non vincere con lo Stade Lausanne-Ouchy, superato in casa dall’Aarau (2-4, gli argoviesi alla fine del primo tempo erano sotto di due reti). I ragazzi di Iacopetta, 38 punti, sono ora a un tiro di schioppo dal Thun (39). Nella terza partita di ieri, l’Etoile ha liquidato il Neuchâtel Xamax con una rete per tempo (2-1). Domenica si gioca anche Vaduz-Wil.
(foto ENLA)