“Sono molto contento, la mia squadra dimostra che è viva e ha tanta voglia di tirarsi fuori dalla difficile situazione in cui è venuta a trovarsi”.
A parlare è l’allenatore dello Stade Nyonnais che ha asfaltato il Bellinzona di Sannino.
“I ragazzi - aggiunge Andrea Binotto - hanno veramente tirato fuori gli attributi, erano coscienti che si trattava di una partita da 6 punti. È stato un po’ questo il tema della nostra settimana”.
Una squadra, la sua, affamata di punti come il Bellinzona ma più ‘rabbiosa‘ e cinica: "Devo dire che il primo quarto d’ora è stato abbastanza equilibrato, ho visto un Bellinzona ben messo“. Deve essersi trattato di un fuoco di paglia, visto il risultato finale.
Ancora Binotto: "Il primo gol ci ha fatto bene al morale, dopo l‘1-0 abbiamo preso la partita in mano“.
Gli undici di Sannino non sono comunque entrati in partita neanche sul raddoppio. La reazione che era lecito attendersi, dopo il presunto ‘cicchetto’ del mister durante la pausa, non c’è stata (cosa grave) nemmeno al ritorno in campo. Salvo che negli ultimi minuti si è continuato ad ammirare (eufemismo) una squadra in stato confusionale. Slegata, senza alcuna iniziativa, incapace (a centrocampo) di impostare un’azione e (in attacco) di concludere a rete (quanti tiri in porta?). Naturalmente non chiediamo un parere all’allenatore dei vodesi sulla pochezza di gioco di una compagine partita con l’intenzione di salire in Super League. Si è trattato di uno scontro diretto, sarebbe troppo semplice dire che il Nyon ha soltanto fatto fruttare il fattore campo: "Questa è una vittoria che siamo andati a cercare. Del Bellinzona non posso dire niente, non conosco la loro situazione. Come avevo precisato alla vigilia, delle tre che lottano per sfuggire alla retrocessione è chiaramente la migliore“.
Sannino? «Ho conosciuto Giuseppe quando era a Paradiso, io allenavo la Under 21 del Servette. Prima del calcio d’avvio ci siamo fatti i reciproci auguri, e così pure alla fine. L’ho trovato cambiato, più sereno e disteso".
A parlare è l’allenatore dello Stade Nyonnais che ha asfaltato il Bellinzona di Sannino.
“I ragazzi - aggiunge Andrea Binotto - hanno veramente tirato fuori gli attributi, erano coscienti che si trattava di una partita da 6 punti. È stato un po’ questo il tema della nostra settimana”.
Una squadra, la sua, affamata di punti come il Bellinzona ma più ‘rabbiosa‘ e cinica: "Devo dire che il primo quarto d’ora è stato abbastanza equilibrato, ho visto un Bellinzona ben messo“. Deve essersi trattato di un fuoco di paglia, visto il risultato finale.
Ancora Binotto: "Il primo gol ci ha fatto bene al morale, dopo l‘1-0 abbiamo preso la partita in mano“.
Gli undici di Sannino non sono comunque entrati in partita neanche sul raddoppio. La reazione che era lecito attendersi, dopo il presunto ‘cicchetto’ del mister durante la pausa, non c’è stata (cosa grave) nemmeno al ritorno in campo. Salvo che negli ultimi minuti si è continuato ad ammirare (eufemismo) una squadra in stato confusionale. Slegata, senza alcuna iniziativa, incapace (a centrocampo) di impostare un’azione e (in attacco) di concludere a rete (quanti tiri in porta?). Naturalmente non chiediamo un parere all’allenatore dei vodesi sulla pochezza di gioco di una compagine partita con l’intenzione di salire in Super League. Si è trattato di uno scontro diretto, sarebbe troppo semplice dire che il Nyon ha soltanto fatto fruttare il fattore campo: "Questa è una vittoria che siamo andati a cercare. Del Bellinzona non posso dire niente, non conosco la loro situazione. Come avevo precisato alla vigilia, delle tre che lottano per sfuggire alla retrocessione è chiaramente la migliore“.
Sannino? «Ho conosciuto Giuseppe quando era a Paradiso, io allenavo la Under 21 del Servette. Prima del calcio d’avvio ci siamo fatti i reciproci auguri, e così pure alla fine. L’ho trovato cambiato, più sereno e disteso".
Lo Stade Nyonnais si è così portato a 26 punti, mentre i granata restano fermi a 23 mantenendo comunque intatte le distanze dallo Sciaffusa (21), battuto in casa dal Wil (1-3, con una rete di Simone Rapp).
Lunedì Beppe Sannino, dopo il flop in terra vodese, cercherà di riabilitarsi agli occhi dei tifosi di casa: al Comunale arriva l’Aarau. La compagine dell’Argovia si è vista mettere il bastone fra le ruote dall’Etoile Carouge (2-2 al Brügglifeld) che alla Fontenette accoglierà i ‚cugini’ di Nyon.
Lunedì Beppe Sannino, dopo il flop in terra vodese, cercherà di riabilitarsi agli occhi dei tifosi di casa: al Comunale arriva l’Aarau. La compagine dell’Argovia si è vista mettere il bastone fra le ruote dall’Etoile Carouge (2-2 al Brügglifeld) che alla Fontenette accoglierà i ‚cugini’ di Nyon.
È facile immaginare in che modo Brunello Iacopetta suonerà la carica ai suoi. L‘Aarau è sceso al secondo posto, sulla vetta è tornato a issarsi il Thun con un punto in più (53). A Bellinzona ci si augura che gli uomini dell’ex Mauro Lustrinelli, dopo avere battuto (2-1) il Neuchâtel Xamax, facciano festa anche allo Sciaffusa, loro prossimo avversario.