Ci si aspettava un Lugano cinico e invece, questa sera, è
stato il Servette ad approfittare delle poche occasioni avute. Saipi, a parte i
due gol subiti, non ha dovuto fare altri grossi interventi. Ma il tabellone recita 0-2!
È un po’ il refrain di un Lugano che non gioca male, ma a cui manca sempre qualcosa. Incassa sempre qualche gol e fatica a farne: una combinazione letale. Non bastano il possesso palla e il numero di occasioni da gol che la squadra di Croci-Torti ha sempre a disposizione: ai bianconeri manca un po’ di convinzione, forse anche figlia delle eliminazioni in Coppa Svizzera e Conference League.
Croci-Torti, visti gli assenti e i giocatori che non stavano bene (che si sono accomodati in panchina), ha optato per Papadopoulos a centrocampo e Steffen a ridosso della punta Koutsias: sembrava una buona idea, anche perché i bianconeri, almeno all’inizio avevano in mano le redini del gioco.
Nel calcio però, conta fare gol, e il Servette, nell’unica occasione avuta, ha segnato: cross di Stevanovic e Crivelli mette a segno il suo ottavo gol stagionale, con Saipi che ci prova ma non ci arriva.
Nella ripresa, oltretutto con il vento a rendere difficile la vita, il Lugano è meno ficcante e nel finale subisce anche il secondo gol, con il neo entrato Ouattara.
Croci-Torti aveva provato ad attingere alla sua panchina, ma nemmeno gli ingressi di Grgic, Vladi e compagnia, hanno cambiato il volto di una partita che il Servette, dopo la rete, ha sempre avuto in mano. Senza fare cose incredibili, i ginevrini hanno dimostrato di essere una squadra matura e che a questo punto, è forse la grande favorita per la vittoria finale.
Il Lugano scivola a meno sei dal Servette e martedì non può permettersi passi falsi a Yverdon, perché altrimenti il sesto posto sarà davvero a rischio.
È un po’ il refrain di un Lugano che non gioca male, ma a cui manca sempre qualcosa. Incassa sempre qualche gol e fatica a farne: una combinazione letale. Non bastano il possesso palla e il numero di occasioni da gol che la squadra di Croci-Torti ha sempre a disposizione: ai bianconeri manca un po’ di convinzione, forse anche figlia delle eliminazioni in Coppa Svizzera e Conference League.
Croci-Torti, visti gli assenti e i giocatori che non stavano bene (che si sono accomodati in panchina), ha optato per Papadopoulos a centrocampo e Steffen a ridosso della punta Koutsias: sembrava una buona idea, anche perché i bianconeri, almeno all’inizio avevano in mano le redini del gioco.
Nel calcio però, conta fare gol, e il Servette, nell’unica occasione avuta, ha segnato: cross di Stevanovic e Crivelli mette a segno il suo ottavo gol stagionale, con Saipi che ci prova ma non ci arriva.
Nella ripresa, oltretutto con il vento a rendere difficile la vita, il Lugano è meno ficcante e nel finale subisce anche il secondo gol, con il neo entrato Ouattara.
Croci-Torti aveva provato ad attingere alla sua panchina, ma nemmeno gli ingressi di Grgic, Vladi e compagnia, hanno cambiato il volto di una partita che il Servette, dopo la rete, ha sempre avuto in mano. Senza fare cose incredibili, i ginevrini hanno dimostrato di essere una squadra matura e che a questo punto, è forse la grande favorita per la vittoria finale.
Il Lugano scivola a meno sei dal Servette e martedì non può permettersi passi falsi a Yverdon, perché altrimenti il sesto posto sarà davvero a rischio.