Mancano ancora nove partite alla fine del campionato, con tutto ciò che ne consegue. Tuttavia, questa sconfitta, nell'unica partita casalinga delle tre da giocare questa settimana, rischia di essere davvero pesante. Poteva finire diversamente, va detto. Ma, del resto, il calcio è cosa semplice: vince chi segna. Andarci vicino conta solo a bocce, come noto; e i ginevrini hanno segnato, mentre i ticinesi non lo hanno fatto. E questo è successo in una sfida che non si doveva perdere, come detto in più occasioni alla vigilia da più parti.
Secondo Mattia Zanotti, sentito a fine gara, sarà importantissimo rialzarsi già in settimana, a Yverdon. Sentito all'uscita dal campo, il difensore bianconero è, appunto, apparso ottimista e fiducioso nel futuro immediato: e non è cosa da poco, vista l'importanza del risultato appena maturato e lo scoramento che abbiamo notato, in tribuna, in molti tifosi.
Diverso, ovviamente, il morale di Derek Kutesa. L'attaccante ginevrino è stato tra i migliori dei suoi, riuscendo a creare diverse situazioni di disturbo alla retroguardia bianconera, anche in momenti nei quali i ticinesi sembrava riuscissero ad avere il controllo del gioco. "Avevamo preparato bene la partita" ci ha detto a fine gara "e siamo riusciti a colpirli, giocando alla nostra maniera. Siamo stati bravi a riconquistare palloni importanti, e a sfruttarli con grande efficacia. Il futuro? Ci saremo anche noi".
Non c'era però una particolare euforia tra i giocatori grénats, a fine partita. Lo stesso Crivelli, autore della prima rete, ci è apparso soddisfatto, ma dalle sue parole emerge comunque la sensazione di avere fatto, in fondo solo un piccolo passo: "Abbiamo fatto una buona partita, torniamo a Ginevra con i tre punti, ma adesso dobbiamo recuperare, perché ci aspettano altre partite importanti."
Per Mattia Croci-Torti, la svolta è stato incassare il primo gol alla prima occasione concessa agli avversari. La realtà, secondo il tecnico, è che a fronte di tanti tiri in porta, non sono arrivati i gol. Il tecnico momò non ha nulla da dire ai suoi per l'impegno e la voglia. Tuttavia, è mancata sicuramente qualità e concretezza là davanti, mentre gli avversari, pur arrivando dalle parti di Saipi (poteva fare qualcosa in più il portiere in occasione del primo gol? Il pallone è entrato sul suo palo) solo in poche occasioni, hanno saputo massimizzare.
Il Crus, fedele allo stereotipo che lo vede sempre affrontare le situazioni con le forze disponibili, ha però lasciato capire che certe assenze non possono essere concesse a cuor leggero, anche se l'invenzione di Papadopoulos (nella foto Silvano Vittorio) in mezzo (che questo sito aveva anticipato, tra l'altro) si è rivelata mossa indovinata, creando qualche grattacapo a Cognat, una delle fonti del gioco ginevrino.
In definitiva, martedì a Yverdon vedremo se questa sconfitta, pesante più per il risultato che per altro (era uno scontro diretto), avrà lasciato strascichi nella testa dei giocatori sottocenerini. Poi, alla fine, come diceva Angelo Renzetti, tireremo la riga.
Secondo Mattia Zanotti, sentito a fine gara, sarà importantissimo rialzarsi già in settimana, a Yverdon. Sentito all'uscita dal campo, il difensore bianconero è, appunto, apparso ottimista e fiducioso nel futuro immediato: e non è cosa da poco, vista l'importanza del risultato appena maturato e lo scoramento che abbiamo notato, in tribuna, in molti tifosi.
Diverso, ovviamente, il morale di Derek Kutesa. L'attaccante ginevrino è stato tra i migliori dei suoi, riuscendo a creare diverse situazioni di disturbo alla retroguardia bianconera, anche in momenti nei quali i ticinesi sembrava riuscissero ad avere il controllo del gioco. "Avevamo preparato bene la partita" ci ha detto a fine gara "e siamo riusciti a colpirli, giocando alla nostra maniera. Siamo stati bravi a riconquistare palloni importanti, e a sfruttarli con grande efficacia. Il futuro? Ci saremo anche noi".
Non c'era però una particolare euforia tra i giocatori grénats, a fine partita. Lo stesso Crivelli, autore della prima rete, ci è apparso soddisfatto, ma dalle sue parole emerge comunque la sensazione di avere fatto, in fondo solo un piccolo passo: "Abbiamo fatto una buona partita, torniamo a Ginevra con i tre punti, ma adesso dobbiamo recuperare, perché ci aspettano altre partite importanti."
Per Mattia Croci-Torti, la svolta è stato incassare il primo gol alla prima occasione concessa agli avversari. La realtà, secondo il tecnico, è che a fronte di tanti tiri in porta, non sono arrivati i gol. Il tecnico momò non ha nulla da dire ai suoi per l'impegno e la voglia. Tuttavia, è mancata sicuramente qualità e concretezza là davanti, mentre gli avversari, pur arrivando dalle parti di Saipi (poteva fare qualcosa in più il portiere in occasione del primo gol? Il pallone è entrato sul suo palo) solo in poche occasioni, hanno saputo massimizzare.
Il Crus, fedele allo stereotipo che lo vede sempre affrontare le situazioni con le forze disponibili, ha però lasciato capire che certe assenze non possono essere concesse a cuor leggero, anche se l'invenzione di Papadopoulos (nella foto Silvano Vittorio) in mezzo (che questo sito aveva anticipato, tra l'altro) si è rivelata mossa indovinata, creando qualche grattacapo a Cognat, una delle fonti del gioco ginevrino.
In definitiva, martedì a Yverdon vedremo se questa sconfitta, pesante più per il risultato che per altro (era uno scontro diretto), avrà lasciato strascichi nella testa dei giocatori sottocenerini. Poi, alla fine, come diceva Angelo Renzetti, tireremo la riga.