Storcevano il naso i tifosi
quando sentivano parlare di ricorsi e controricorsi, ma ora si rendono conto,
meglio tardi che mai, delle buone ragioni dell’avvocato Brenno Martignoni Polti
di non mollare e continuare a stare in ‘azione’.
È bene mettere i puntini sulle ‚i‘, nel senso che al TAS non è che abbiano chiuso deliberatamente le porte all’ACB, anzi! Una buona ragione, diremmo un incitamento, per continuare a restare all’offensiva (speriamo con risultati migliori di quelli che ha dato finora il campo).
“Questa del Wil - precisa il presidente - è una vicenda partita lontano. La via naturale era ed è quella di arrivare al Tribunale Federale. Una via, lo sottolineo, ‚centrata’ per il fatto che ci sono due norme, in tedesco e in francese, che non collimano. Per non dire che non esiste neanche la ‘versione’ italiana! Per di più noi avevamo un giocatore (storia risaputa, ndr) che in ogni modo non poteva neanche entrare in campo. A questo punto il Tribunale Federale è un approdo naturale”.
Per Martignoni Polti è di capitale importanza che il TAS “abbia rilevato l’esistenza di queste discrepanze tra le due versioni. Ha però sottolineato che a livello di competenze non poteva pronunciarsi oltre”.
Precisazioni minuziose, il fatto è che di ricorsi non se ne vincono quasi mai…
Il presidente fa un’allegra risata: “Eh si, il bello dei ricorsi è che non sai mai come vanno a finire...".
È bene mettere i puntini sulle ‚i‘, nel senso che al TAS non è che abbiano chiuso deliberatamente le porte all’ACB, anzi! Una buona ragione, diremmo un incitamento, per continuare a restare all’offensiva (speriamo con risultati migliori di quelli che ha dato finora il campo).
“Questa del Wil - precisa il presidente - è una vicenda partita lontano. La via naturale era ed è quella di arrivare al Tribunale Federale. Una via, lo sottolineo, ‚centrata’ per il fatto che ci sono due norme, in tedesco e in francese, che non collimano. Per non dire che non esiste neanche la ‘versione’ italiana! Per di più noi avevamo un giocatore (storia risaputa, ndr) che in ogni modo non poteva neanche entrare in campo. A questo punto il Tribunale Federale è un approdo naturale”.
Per Martignoni Polti è di capitale importanza che il TAS “abbia rilevato l’esistenza di queste discrepanze tra le due versioni. Ha però sottolineato che a livello di competenze non poteva pronunciarsi oltre”.
Precisazioni minuziose, il fatto è che di ricorsi non se ne vincono quasi mai…
Il presidente fa un’allegra risata: “Eh si, il bello dei ricorsi è che non sai mai come vanno a finire...".
(Foto ENLA)