Tre punti fondamentali, soprattutto per la classifica, che necessitava di venir sistemata.
Il Lugano passa a Yverdon (2-0) e rafforza la sua posizione tra le prime sei: a questo punto, a meno di clamorosi colpi di scena, i bianconeri dovrebbero far parte delle sei migliori squadre che si giocheranno il titolo.
Non è stata una gara facile e a dire la verità, anche piuttosto bruttina. Colpa, soprattutto del vento forte e di due squadre che si sono rispettate. Forse troppo.
Decisivo, nel primo tempo, il rigore trasformato da Grgic per un fallo di Tijani su Papadopoulos. Il difensore dell’Yverdon colpisce la palla ma sullo slancio entra sul polpaccio del difensore del Lugano. Uno di quei rigori che a molti non piacciono, ma che secondo regolamento sono ineccepibili.
La ripresa, con il vento a favore, si pensava sarebbe stata più facile per i bianconeri, che invece hanno dimostrato una certa titubanza quando si trattava di concludere in porta.
Decisiva la mossa di Croci-Torti, che a un quarto d’ora dalla fine ha riproposto Vladi al posto di Koutsias, che aveva appena fallito una clamorosa palla per il raddoppio.
Vladi invece, ben servito da Valenzuela, da due passi ha aperto il piatto destro e ha infilato Bernardoni. Un gol non facilissimo, da vero bomber, come non gli avevamo quasi mai visto fare.
Alla fine tre punti pesantissimi, al termine di una prestazione non certo indimenticabile.
Domenica a Basilea bisognerà sicuramente fare molto di più.