Questo turno infrasettimanale di calcio, tra Coppe nazionali e
campionato, in giro per l'Europa, sta regalando (in Svizzera, come
noto, si chiuderà stasera, con la sfida tra Basilea e GCZ) emozioni
varie. E così ieri sera, a San Siro, mentre eravamo in attesa
dell'inizio del derby di Coppa Italia, abbiamo sbirciato sul monitor
del collega turco seduto di fianco a noi alcune fasi del derby di
Coppa di Turchia tra il Fenerbahçe e Galatasaray, partita mai
banale, visti anche i recenti incontri tra le due rivali in
campionato. A prevalere sono stati, per 1-2, gli ospiti, grazie
a una doppietta del giocatore del Napoli in prestito Victor Osimhen.
Ma, a fine partita, è accaduto il fattaccio, con l'allenatore
portoghese che si è reso protagonista di un gesto incredibile,
prendendo per il naso (non in senso metaforico...) il collega Okan
Buruk. Un gesto frutto, sicuramente, del grande nervosismo accumulato
durante una partita tesa, ma che non ti aspetteresti da un grande
allenatore. "Pensavo volesse stringermi la mano, e invece me
l'ha messa in faccia" il commento del tecnico del Galatasaray
Buruk, il quale, pur avendo in campo un po' accentuato la scena, nel
dopo partita ha voluto smussare i toni: "Non è stata una cosa
elegante, ma restano cosa di campo" ha concluso. Di
diverso avviso l'altro ex interista Mauro Icardi, ieri sera tribuna e
che, a fine partita, ha postato il video del gestaccio del tecnico
avversario con un commento: "Non giocano solo a pallamano, fanno
anche pugilato!!!" Molta più tranquillità, sotto questo
aspetto, a Milano, dove il derby di Coppa Italia si è chiuso con un
pareggio che accontenta entrambi i tecnici: Simone Inzaghi perché,
in un momento difficile e con soli 14 giocatori di movimento
disponibili, ha dimostrato di potersela giocare su tutti i fronti,
recuperando dallo svantaggio dopo un gol preso però in maniera
abbastanza ingenua, Sergio Coneiçao perché, invece, ha visto i suoi
tenere tutto sommato testa a una squadra che è apparsa, seppur
infarcita di seconde linee, decisamente più quadrata e, soprattutto,
con un telaio molto più collaudato a differenza dei suoi, che
appaiono sempre in fase di esperimento. Appuntamento, quindi, per la
partita di ritorno, con il tecnico nerazzurro che, nella conferenza
stampa di fine partita, ha voluto in tutti i modi allontanare da sé
i fantasmi che più di un collega gli ha agitato sotto il naso: 4
gare contro il Milan, nessuna vittoria sinora in stagione. L'altra
semifinale tra Empoli e Bologna è stata invece una delusione per i
tifosi di casa. Di fronte a un'occasione storica, la squadra toscana
ha deciso di far giocare le seconde linee, venendo punita severamente
dal Bologna di Italiano (e dei nazionali rossocrociati Freuler, Ndoye
e Aebischer), protagonista sinora di una primavera interessantissima
. I biancazzurri empolesi, che pure avevano fatto, a Como, sotto i
nostri occhi, sabato, una partita gagliarda, nonostante le promesse
fatte proprio del loro tecnico Roberto d'Aversa, nella conferenza
stampa post partita in riva al Lario, si sono consegnati mani e piedi
ai felsinei, infarcendo la formazione di seconde linee. Ci sta,
ovviamente: il mantenimento della categoria è una priorità.
Tuttavia, sminuire così la partita più importante della storia del
club, rinunciare a un sogno, è stato un vero peccato.
CALCIO INTERNAZIONALE

Derby, da Milano a Istanbul