Il Bellinzona va a Carouge con un po’ di ottimismo in più, dettato dal buon pareggio di una settimana or sono contro l’Aarau, e dai risultati scaturiti ieri sera, con le sconfitte dello Stade Nyonnais e dello Sciaffusa, che resta all’ultimo posto. Una vittoria contro i ginevrini vorrebbe dire tanto, per non dire tutto: in pratica, almeno sul campo, la salvezza sarebbe quasi acquisita.
Ma contro l’Etoile Carouge non sarà assolutamente facile: stiamo parlando della terza in classifica, che da neopromossa sta facendo un campionato di altissimo livello. A sette punti dall’Aarau, con una partita in meno, l’Etoile potrebbe ancora coltivare il sogno di giocarsi almeno lo spareggio per la promozione, che per il momento, non sembra però essere nei piani del club. Ma tant’è.
La squadra allenata dall’ex Locarno Ursea non perde dal 31 gennaio contro lo Stade Losanna: da quel giorno quattro vittorie e quattro pareggi (anche lo 0-0 del Comunale del 22 febbraio).
Cosa dire del Bellinzona? I granata sono piaciuti contro l’Aarau, e la mano di Sannino si è cominciata a vedere. Maggior grinta, disciplina e organizzazione: stasera c’è tanta curiosità per capire se la squadra si ripeterà.
Mancheranno lo squalificato Krasniqi e l’infortunato L’Ghoul, ma rientrerà al centro della difesa Sauter, con il probabile spostamento di Gorga nel ruolo di terzino destro. Chi giocherà invece nella posizione di esterno destro? Ci sono diversi papabili, tra cui Rossi, Lymann o De Jesus.
Arbitrerà Prskalo, calcio d’inizio alle ore 18.    

(Foto Filippo Zanovello)