Quanto
emozioni ieri sera in quel di Friborgo, un’altra magica serata di
hockey, lo sport più bello del mondo! Tre in sostanza gli apici
della sfida tra i padroni di casa e il Losanna. Dapprima la 400esima
rete dell’immenso capitan Julien Sprunger in National League, un
gol semplicemente sontuoso per celebrare a dovere l’avvenimento: il
gol del 3 a 2, che sino a pochi secondi dal 60’ sembrava quello
decisivo. Prima del secondo apice, quello negativo in chiave locale.
L’errore scellerato del difensore Borgman, che con un rilancio
semplicemente da mani nei capelli consegna di fatto il pareggio al
Losanna. E infine l’apoteosi, con la rete decisiva al secondo
overtime di Jan Dorthe. Il ragazzo, tredicesimo attaccante, non
avrebbe nemmeno dovuto scendere sul ghiaccio, ma l’infortunio di
Marchon a partita inoltrata gli ha aperto la strada. E così tra il
gol del leggendario Sprunger e quello di colui che potrebbe diventare
il suo erede ci sono praticamente 20 anni di differenza, Già, perché
Sprunger ha compiuto 39 anni nello scorso gennaio, mentre Dorthe
festeggerà il ventesimo compleanno a novembre. Quando Dorthe vide la
luce, il grande Julien era già da oltre due anni in pianta stabile
nella massima lega con i colori del suo Gottéron. Insomma, una
storia incredibile in una serata destinata a restare nei ricordi di
tutti, tifosi burgundi e non. Una pagina davvero speciale del nostro
hockey.
Con Ambrì e Lugano ormai eliminati, sicuramente in Ticino si guarda ai playoff con un certo distacco, ma un occhio di riguardo se lo merita questo Friborgo a immagine del suo simbolo Sprunger. Il giocatore elvetico più forte di sempre ancora in attività a non aver mai alzato il trofeo destinato al campione svizzero. Il suo tempo sta per scadere, questa è la penultima occasione. In vantaggio per 3 a 1 nella serie di semifinale, la finalissima non è lontana. E allora per una volta possiamo anche schierarci e simpatizzare un pochino per Julien e soci, alla ricerca del primo storico titolo in una piazza che vive, mangia, beve e respira hockey. Riuscirà il capitano con la sua ciurma nell’impresa fallita persino dagli iconici e strabilianti Slava Bykov e Andrei Khomutov? Sarebbe epico, la meritata consacrazione per Sprunger e un intero cantone.
Con Ambrì e Lugano ormai eliminati, sicuramente in Ticino si guarda ai playoff con un certo distacco, ma un occhio di riguardo se lo merita questo Friborgo a immagine del suo simbolo Sprunger. Il giocatore elvetico più forte di sempre ancora in attività a non aver mai alzato il trofeo destinato al campione svizzero. Il suo tempo sta per scadere, questa è la penultima occasione. In vantaggio per 3 a 1 nella serie di semifinale, la finalissima non è lontana. E allora per una volta possiamo anche schierarci e simpatizzare un pochino per Julien e soci, alla ricerca del primo storico titolo in una piazza che vive, mangia, beve e respira hockey. Riuscirà il capitano con la sua ciurma nell’impresa fallita persino dagli iconici e strabilianti Slava Bykov e Andrei Khomutov? Sarebbe epico, la meritata consacrazione per Sprunger e un intero cantone.
(Foto KEYSTONE/Anthony Anex)