Dormire non dev’essere stato facile, per non dire impossibile.
Anche Brenno Martignoni, presidente dell’AC Bellinzona, non sa più cosa pensare.
Il presidente deve averci pensato su a lungo, prima di buttar giù queste righe, un pensiero che viene dal cuore, che in questo momento sanguina.
Ma bisogna andare avanti, il campionato è ancora lungo e nonostante tutto c’è una salvezza da conquistare.
Anche se sul momento, ripensare al 7 a 0 di Carouge, fa malissimo:
“Un’arrabbiatura ci sta, eccome. E che arrabbiatura! Ma, dopo le più che sentite reazioni di pancia, occorre lucidità. Non certo per mettersi tutto alle spalle, bensì per pensare e guardare avanti”.
Una sconfitta di simili proporzioni era impensabile:
“Dobbiamo strigliarci tutti dopo questo inatteso tracollo. Con alle spalle un meritatissimo 1 a 1 con l’Aarau, a inizio settimana, non ce lo aspettavamo. Purtroppo l’umiliazione è pesantissima e fa male, la squadra era irriconoscibile”.
Il momento, come detto, è complicato:
“Direi complicatissimo, ma noi siamo l’ACB e anche se non è facile accettare una simile débâcle, non dobbiamo lasciarci andare. Sarebbe un errore clamoroso non continuare a lavorare. Niente è ancora perduto”.
Ora bisogna guardare avanti:
“Dobbiamo analizzare bene cosa è successo e ripartire, guardando avanti. Ricuperare le energie e la lucidità. Evidentemente, tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi non basta. Di certo, non solo cambiare, ma virare immediatamente sulla rotta del rispetto dei colori granata”.
Insomma, ci vuole orgoglio, da tirar fuori già dalla prossima partita, quella in casa sabato prossimo contro il Vaduz. Perché questo, non può essere il vero Bellinzona.
Anche Brenno Martignoni, presidente dell’AC Bellinzona, non sa più cosa pensare.
Il presidente deve averci pensato su a lungo, prima di buttar giù queste righe, un pensiero che viene dal cuore, che in questo momento sanguina.
Ma bisogna andare avanti, il campionato è ancora lungo e nonostante tutto c’è una salvezza da conquistare.
Anche se sul momento, ripensare al 7 a 0 di Carouge, fa malissimo:
“Un’arrabbiatura ci sta, eccome. E che arrabbiatura! Ma, dopo le più che sentite reazioni di pancia, occorre lucidità. Non certo per mettersi tutto alle spalle, bensì per pensare e guardare avanti”.
Una sconfitta di simili proporzioni era impensabile:
“Dobbiamo strigliarci tutti dopo questo inatteso tracollo. Con alle spalle un meritatissimo 1 a 1 con l’Aarau, a inizio settimana, non ce lo aspettavamo. Purtroppo l’umiliazione è pesantissima e fa male, la squadra era irriconoscibile”.
Il momento, come detto, è complicato:
“Direi complicatissimo, ma noi siamo l’ACB e anche se non è facile accettare una simile débâcle, non dobbiamo lasciarci andare. Sarebbe un errore clamoroso non continuare a lavorare. Niente è ancora perduto”.
Ora bisogna guardare avanti:
“Dobbiamo analizzare bene cosa è successo e ripartire, guardando avanti. Ricuperare le energie e la lucidità. Evidentemente, tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi non basta. Di certo, non solo cambiare, ma virare immediatamente sulla rotta del rispetto dei colori granata”.
Insomma, ci vuole orgoglio, da tirar fuori già dalla prossima partita, quella in casa sabato prossimo contro il Vaduz. Perché questo, non può essere il vero Bellinzona.
(Foto Filippo Zanovello)